A Napoli, immerso nel maestoso Real Bosco, ha sede il Museo
Nazionale di Capodimonte. Esso ha le sue sale all'interno della Reggia di
Capodimonte, costruita a partire dal 1738. Il Museo infatti, oltre a custodire
una collezione di pregio, è esso stesso oggetto di interesse, in quanto si
colloca all'interno di una struttura dal valore storico-artistico notevole per
tutto il Sud Italia e non solo.
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REGGIA DI CAPODIMONTE |
Il sito nacque come riserva di caccia di Re Carlo di Borbone
e fu residenza reale per tre dinastie, ognuna delle quali ha lasciato un segno:
i Borbone, i sovrani francesi Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat e i Savoia
dopo l'Unità di Italia. La Reggia di Capodimonte (che ospita il Museo omonimo) è immersa all'interno del Real Bosco di 134 ettari.
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VEDUTA SULLA REGGIA DI CAPODIMONTE |
Il Real Bosco costituisce un'area verde incontaminata che si
affaccia sulla città e sul golfo di Napoli. Tra i viali, disegnati dall'architetto Ferdinando Sanfelice, si dispongono 16 edifici storici tra residenze, casini,
laboratori, depositi e chiese, oltre a fontane e statue, orti e frutteti.
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VEDUTA DALL'ALTO SULLA REGGIA E SUL REAL BOSCO |
Tra gli edifici antichi del Real Bosco è ancora visibile la
Real fabbrica della porcellana, nella quale si produce dal 1743 quella nota
ancora oggi come Porcellana di Capodimonte.
Nelle sale del museo si ammirano cornici, specchi e
statuine. Il capolavoro della manifattura napoletana è il salottino della
regina Maria Amalia, con le pareti interamente in porcellana policroma
realizzato nel 1757-1759.
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SALOTTINO DELLA REGINA MARIA AMALIA |
La storia del Museo ha inizio con la Collezione Farnese, già
famosa nel Cinquecento, che Carlo di Borbone eredita dalla madre e porta con sé
a Napoli nel 1735, desiderando di sistemarla in questa reggia in collina. Nel
tempo, la collezione si è arricchita con le acquisizioni delle famiglie reali,
con le opere provenienti da chiese e conventi napoletani, con importanti doni
da parte di collezionisti privati. Tra Settecento e Ottocento Capodimonte è
diventata tappa obbligata del Grand Tour d'Italia, durante il quale giovani
intellettuali e aristocratici provenienti dai paesi europei visitavano la
reggia per goderne le bellezze artistiche e naturali.
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SALA DEL MUSEO |
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SALA DEL MUSEO |
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SALA DEL MUSEO |
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SALA DEL MUSEO |
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SALA DEL MUSEO |
Il numero dei visitatori del Museo e del Real Bosco è in
costante crescita, un dato che rivela l'incremento di interesse per il sito
negli anni recenti. Nel 2017 sono stati più di 230.000 i visitatori (dati
MIBACT), che hanno permesso al Museo Nazionale di Capodimonte di inserirsi
nella top 30 dei musei italiani per numero di visitatori stilata dal MIBACT.
Tra i capolavori esposti ci sono: la Crocifissione di Masaccio; la Trasfigurazione di Cristo di Bellini; la Assunzione della Vergine di Pinturicchio; Mosè davanti al roveto ardente di Raffaello; Danae e Ritratto di papa
Paolo III con i nipoti di Tiziano; il Giudizio Universale di Venusti (da
Michelangelo); il Ritratto di papa
Leone X con due cardinali di Andrea del Sarto; Atalanta e Ippomene di Guido
Reni; Ercole al bivio di Annibale Carracci; Flagellazione di Cristo di Caravaggio; Giuditta e Oloferne di
Artemisia Gentileschi; Porta Pia di Michele Cammarano; Ad Murenas di Luigi De Luca e infine gli arazzi della Battaglia di Pavia, i manifesti Mele e moltissimi
altri oggetti di vario genere.
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ATALANTA E IPPOMENE, GUIDO RENI |
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ERCOLE AL BIVIO, ANNIBALE CARRACCI |
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FLAGELLAZIONE DI CRISTO, CARAVAGGIO |
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GIUDITTA E OLOFERNE, ARTEMISIA GENTILESCHI |
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PORTA PIA, MICHELE CAMMARANO |
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AD MURENAS, LUIGI DE LUCA |
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ARAZZO DELLA BATTAGLIA DI PAVIA |
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MANIFESTI MELE |
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 11^ Tappa
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