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Capodanno in rosso: 7 opere d'arte che raccontano il colore delle feste

  Il colore rosso , generalmente ritenuto il "colore delle feste" per eccellenza, nella storia dell'arte si presenta in differenti sfumature, assumendo significati ogni volta diversi, talvolta tra loro opposti. Rosse sono le pareti di Pompei ed Ercolano, rosse sono le vesti dei cardinali e dei martiri nei dipinti, ma rosse sono anche le locandine pubblicitarie del Campari disegnate da Depero o le combustioni di Burri, piuttosto che le tele di Fontana e Rothko.  LUCIO FONTANA, CONCETTO SPAZIALE, ATTESE 7 OPERE D'ARTE CHE RACCONTANO IL COLORE DELLE FESTE POMPEI: il rosso pompeiano Iniziamo il nostro viaggio con il cosiddetto "rosso pompeiano", un'elegante tonalità di rosso derivato dalla composizione di una serie di pigmenti naturali. In realtà probabilmente in origine si trattava di un giallo ocra,  trasformato dai gas del Vesuvio, che hanno trasformato la sua tinta cromatica. Questo processo chimico ha creato così un colore nuovo: un rosso caldo e intens...

#TiPortoAlMuseo: Il Museo Nazionale di Capodimonte



A Napoli, immerso nel maestoso Real Bosco, ha sede il Museo Nazionale di Capodimonte. Esso ha le sue sale all'interno della Reggia di Capodimonte, costruita a partire dal 1738. Il Museo infatti, oltre a custodire una collezione di pregio, è esso stesso oggetto di interesse, in quanto si colloca all'interno di una struttura dal valore storico-artistico notevole per tutto il Sud Italia e non solo. 

REGGIA DI CAPODIMONTE

Il sito nacque come riserva di caccia di Re Carlo di Borbone e fu residenza reale per tre dinastie, ognuna delle quali ha lasciato un segno: i Borbone, i sovrani francesi Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat e i Savoia dopo l'Unità di Italia. La Reggia di Capodimonte (che ospita il Museo omonimo) è immersa all'interno del Real Bosco di 134 ettari.

VEDUTA SULLA REGGIA DI CAPODIMONTE

Il Real Bosco costituisce un'area verde incontaminata che si affaccia sulla città e sul golfo di Napoli. Tra i viali, disegnati dall'architetto Ferdinando Sanfelice, si dispongono 16 edifici storici tra residenze, casini, laboratori, depositi e chiese, oltre a fontane e statue, orti e frutteti.

VEDUTA DALL'ALTO SULLA REGGIA E SUL REAL BOSCO

Tra gli edifici antichi del Real Bosco è ancora visibile la Real fabbrica della porcellana, nella quale si produce dal 1743 quella nota ancora oggi come Porcellana di Capodimonte.
Nelle sale del museo si ammirano cornici, specchi e statuine. Il capolavoro della manifattura napoletana è il salottino della regina Maria Amalia, con le pareti interamente in porcellana policroma realizzato nel 1757-1759.

SALOTTINO DELLA REGINA MARIA AMALIA

La storia del Museo ha inizio con la Collezione Farnese, già famosa nel Cinquecento, che Carlo di Borbone eredita dalla madre e porta con sé a Napoli nel 1735, desiderando di sistemarla in questa reggia in collina. Nel tempo, la collezione si è arricchita con le acquisizioni delle famiglie reali, con le opere provenienti da chiese e conventi napoletani, con importanti doni da parte di collezionisti privati. Tra Settecento e Ottocento Capodimonte è diventata tappa obbligata del Grand Tour d'Italia, durante il quale giovani intellettuali e aristocratici provenienti dai paesi europei visitavano la reggia per goderne le bellezze artistiche e naturali.

SALA DEL MUSEO

SALA DEL MUSEO

SALA DEL MUSEO

SALA DEL MUSEO

SALA DEL MUSEO

Il numero dei visitatori del Museo e del Real Bosco è in costante crescita, un dato che rivela l'incremento di interesse per il sito negli anni recenti. Nel 2017 sono stati più di 230.000 i visitatori (dati MIBACT), che hanno permesso al Museo Nazionale di Capodimonte di inserirsi nella top 30 dei musei italiani per numero di visitatori stilata dal MIBACT.

Tra i capolavori esposti ci sono: la Crocifissione di Masaccio; la Trasfigurazione di Cristo di Bellini; la Assunzione della Vergine di Pinturicchio; Mosè davanti al roveto ardente di Raffaello; Danae e Ritratto di papa Paolo III con i nipoti di Tiziano; il Giudizio Universale di Venusti (da Michelangelo); il Ritratto di papa Leone X con due cardinali di Andrea del Sarto; Atalanta e Ippomene di Guido Reni; Ercole al bivio di Annibale Carracci; Flagellazione di Cristo di Caravaggio; Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi; Porta Pia di Michele Cammarano; Ad Murenas di Luigi De Luca e infine gli arazzi della Battaglia di Pavia, i manifesti Mele e moltissimi altri oggetti di vario genere.  

CROCIFISSIONE, MASACCIO

TRASFIGURAZIONE DI CRISTO, BELLINI

ASSUNZIONE DELLA VERGINE, PINTURICCHIO

MOSE' DAVANTI AL ROVETO ARDENTE, RAFFAELLO

DANAE, TIZIANO

RITRATTO DI PAPA PAOLO III CON I NIPOTI, TIZIANO

GIUDIZIO UNIVERSALE, VENUSTI (DA MICHELANGELO)

RITRATTO DI PAPA LEONE X CON DUE CARDINALI, ANDREA DEL SARTO

ATALANTA E IPPOMENE, GUIDO RENI

ERCOLE AL BIVIO, ANNIBALE CARRACCI

FLAGELLAZIONE DI CRISTO, CARAVAGGIO

GIUDITTA E OLOFERNE, ARTEMISIA GENTILESCHI

PORTA PIA, MICHELE CAMMARANO

AD MURENAS, LUIGI DE LUCA

ARAZZO DELLA BATTAGLIA DI PAVIA

MANIFESTI MELE

@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 11^ Tappa

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