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Capodanno in rosso: 7 opere d'arte che raccontano il colore delle feste

  Il colore rosso , generalmente ritenuto il "colore delle feste" per eccellenza, nella storia dell'arte si presenta in differenti sfumature, assumendo significati ogni volta diversi, talvolta tra loro opposti. Rosse sono le pareti di Pompei ed Ercolano, rosse sono le vesti dei cardinali e dei martiri nei dipinti, ma rosse sono anche le locandine pubblicitarie del Campari disegnate da Depero o le combustioni di Burri, piuttosto che le tele di Fontana e Rothko.  LUCIO FONTANA, CONCETTO SPAZIALE, ATTESE 7 OPERE D'ARTE CHE RACCONTANO IL COLORE DELLE FESTE POMPEI: il rosso pompeiano Iniziamo il nostro viaggio con il cosiddetto "rosso pompeiano", un'elegante tonalità di rosso derivato dalla composizione di una serie di pigmenti naturali. In realtà probabilmente in origine si trattava di un giallo ocra,  trasformato dai gas del Vesuvio, che hanno trasformato la sua tinta cromatica. Questo processo chimico ha creato così un colore nuovo: un rosso caldo e intens...

#TiPortoAlMuseo: Il Palazzo Ducale di Mantova



Il Palazzo Ducale di Mantova è tra i complessi museali più apprezzati d'Italia. Oltre ad essere un contenitore di capolavori è infatti anche un edificio dal notevole valore storico-artistico al quale sono collegati altri edifici simbolo della città di Mantova. Infatti, inizialmente composto da corpi di fabbrica disaggregati, trovò forma organica nella prima metà del XVI secolo, quando diviene un unico, grandioso complesso architettonico.

OCULO DI CAMERA DEGLI SPOSI, MANTEGNA, PARTICOLARE

La famiglia Gonzaga ne fece la propria residenza dal 1328 al 1707. Dal 1707 in poi la Casa d'Austria rivendicò il diretto dominio del Ducato mantovano ed iniziò così il governatorato degli Asburgo. Al quale seguirono varie brevi dominazioni sino all'annessione di Mantova al Regno d'Italia nel 1866. 

FACCIATA DI PALAZZO DUCALE

Gli edifici più antichi che affacciano sulla stessa piazza di Palazzo Ducale (piazza Sordello) sono: il Palazzo del Capitano e la Magna Domus, eretti dalla famiglia Bonacolsi che dominò Mantova dal 1273 al 1328.

Con la presa del potere da parte dei Gonzaga, nuovi corpi di fabbrica vennero aggregati al nucleo originario: si formò così Corte Vecchia, dove, in un vasto ambiente di origine trecentesca, Pisanello affrescò lo straordinario ciclo cavalleresco.

Tra il 1395 e il 1406 invece, su progetto di Bartolino da Novara, fu edificato il Castello di San Giorgio. Dove poi, nella torre di nord-est, Andrea Mantegna affrescò dal 1465 al 1474 la celebre Camera degli Sposi.

CATELLO DI SAN GIORGIO

Nei pressi della Corte Vecchia sorse, nel 1480, la Domus Nova. Non lontano dal Castello di San Giorgio, Giulio Romano edificò la cosiddetta Corte Nuova. Sempre a Giulio Romano si deve l'ideazione della Rustica, poi collegata alla Corte Nuova dalla Galleria della Mostra e dei Mesi, mentre per opera di Giovan Battista Bertani prese forma il Cortile della Mostra, che nel Settecento assunse il nome di Cavallerizza.

Negli anni Ottanta del Cinquecento il duca Guglielmo commissionò a Bernardino Facciotto la trasformazione degli ambienti di Corte Vecchia: da qui il Refettorio, affacciato al Giardino Pensile, e la Sala dello Specchio, destinata alla musica. Guglielmo fece anche edificare l'Appartamento Grande di Castello con le sale dedicate ai Capitani, ai Marchesi e ai Duchi Gonzaga, alle quali si accede dalla maestosa Sala di Manto.

GIARDINO PENSILE, PALAZZO DUCALE

Dal 1563, Giovanni Battista Bertani edificò la Chiesa di Santa Barbara, ancora oggi perno visivo del palazzo, collegata all'Appartamento Grande di Castello.

FACCIATA DELLA CHIESA DI SANTA BARBARA

Nei primi anni del '600, il duca Vincenzo I commissionò all'architetto Antonio Maria Viani la trasformazione di un'ala della Domus Nova. Il loggione sul Cortile d'Onore, adibito a ricovero dell’inestimabile collezione ducale di pitture, fu presto "serrato" e trasformato in Galleria (dal tardo Settecento, detta “Galleria degli Specchi”). A Viani fu commissionata inoltre la Galleria delle Metamorfosi, dove trovano posto le collezioni delle meraviglie naturali e artificiali. Le stanze, dedicate ai quattro elementi, si affacciano sul Giardino del Padiglione (detto poi dei Semplici), progettato dal frate botanico Zenobio Bocchi per lo stesso Vincenzo I nel 1603.

GIARDINO DEI SEMPLICI, PALAZZO DUCALE

Alcuni anni dopo nella Domus Nova, Ferdinando Gonzaga fece realizzare l'Appartamento del Paradiso e la Scala Santa (1615), riproduzione in miniatura di quella conservata a San Giovanni in Laterano a Roma.

Nel 1627-1628, per fronteggiare le difficoltà economiche del ducato, i pezzi più pregiati delle collezioni Gonzaga vennero venduti al re d'Inghilterra Carlo I Stuart. Nel 1630, quanto restava delle mirabili opere d'arte e dei manufatti artistici conservati a Palazzo Ducale venne saccheggiato dai Lanzichenecchi. Queste due circostanze portarono ad una vera e propria emorragia del patrimonio artistico custodito a Mantova.

A seguito dell'annessione di Mantova al regno d'Italia (1866), il Palazzo, divenne oggetto di importanti campagne di restauro tra gli ultimi anni del XIX secolo e i primi quattro decenni del XX secolo. Interventi che hanno fortemente condizionato l'attuale aspetto del complesso.

VEDUTA DALL'ALTO DEL COMPLESSO MUSEALE

Il complesso museale di Palazzo Ducale si snoda oggi attraverso vari edifici, corti, giardini, chiese e portici, disposti su una superficie di oltre 35 mila metri quadrati. Tra i maggiori elementi vi sono: la Corte Vecchia, la Corte Nuova e il Castello di San Giorgio.

MAPPA DEL COMPLESSO MUSEALE

Palazzo Ducale di Mantova è una tappa imperdibile per un viaggio in Lombardia e non solo. Per il MiBACT si colloca al ventiduesimo posto della classifica dei musei italiani più visitati, con più di 320 mila visitatori all'anno (dati del 2017). Numeri tuttavia in calo rispetto al 2016 quando Mantova ebbe un vero e proprio boom di visitatori grazie all'attenzione mediatica data alla città, in quanto capitale della cultura 2016.

Tra le numerosissime opere oggi esposte nelle sale di Palazzo Ducale e negli edifici che compongono il complesso museale spiccano autentici capolavori, come la pala raffigurante La Famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità di Pieter Paul Rubens; la Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Domenico Fetti; La cacciata dei Bonacolsi di Domenico Morone; il Torneo - battaglia di Louvezerp di Pisanello; gli affreschi di Andrea Mantegna nella Camera degli Sposi e il ciclo dei nove arazzi raffaelleschi con storie tratte dagli Atti degli Apostoli.

LA FAMIGLIA GONZAGA IN ADORAZIONE DELLA TRINITÀ, RUBENS

MOLTIPLICAZIONE DEI PANI E DEI PESCI, DOMENICO FETTI

LA CACCIATA DEI BONACOLSI, DOMENICO MORONE

TORNEO - BATTAGLIA DI LOUVEZERP, PISANELLO, PARTICOLARE

PARETE NORD DELLA CAMERA DEGLI SPOSI, MANTEGNA

ARAZZI RAFFAELLESCHI

@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 7^ Tappa

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