Il Palazzo Ducale di
Mantova è tra i complessi museali più apprezzati d'Italia. Oltre ad essere
un contenitore di capolavori è infatti anche un edificio dal notevole valore
storico-artistico al quale sono collegati altri edifici simbolo della città di
Mantova. Infatti, inizialmente composto da corpi di fabbrica disaggregati, trovò
forma organica nella prima metà del XVI secolo, quando diviene un unico, grandioso
complesso architettonico.
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OCULO DI CAMERA DEGLI SPOSI, MANTEGNA, PARTICOLARE |
La famiglia Gonzaga
ne fece la propria residenza dal 1328 al
1707. Dal 1707 in poi la Casa d'Austria rivendicò il diretto
dominio del Ducato mantovano ed iniziò così il governatorato degli Asburgo. Al quale seguirono varie brevi dominazioni sino all'annessione di Mantova al Regno d'Italia nel 1866.
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FACCIATA DI PALAZZO DUCALE |
Gli edifici più antichi che affacciano sulla stessa piazza
di Palazzo Ducale (piazza Sordello) sono: il Palazzo del Capitano e la Magna
Domus, eretti dalla famiglia Bonacolsi che dominò Mantova dal 1273 al 1328.
Con la presa del potere da parte dei Gonzaga, nuovi corpi di fabbrica vennero aggregati al nucleo originario: si formò così Corte Vecchia, dove, in un vasto ambiente di origine trecentesca,
Pisanello affrescò lo straordinario ciclo cavalleresco.
Tra il 1395 e il 1406 invece, su progetto di Bartolino da
Novara, fu edificato il Castello di San
Giorgio. Dove poi, nella torre di nord-est, Andrea Mantegna affrescò dal 1465 al 1474
la celebre Camera degli Sposi.
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CATELLO DI SAN GIORGIO |
Nei pressi della Corte Vecchia sorse, nel 1480, la Domus Nova. Non lontano dal Castello di
San Giorgio, Giulio Romano edificò la cosiddetta Corte Nuova. Sempre a Giulio Romano si deve l'ideazione della Rustica, poi collegata alla Corte Nuova
dalla Galleria della Mostra e dei Mesi, mentre per opera di Giovan Battista
Bertani prese forma il Cortile della Mostra, che nel Settecento assunse il nome
di Cavallerizza.
Negli anni Ottanta del Cinquecento il duca Guglielmo
commissionò a Bernardino Facciotto la trasformazione degli ambienti di Corte
Vecchia: da qui il Refettorio,
affacciato al Giardino Pensile, e la
Sala dello Specchio, destinata alla
musica. Guglielmo fece anche edificare l'Appartamento Grande di Castello con le sale dedicate ai
Capitani, ai Marchesi e ai Duchi Gonzaga, alle quali si accede dalla maestosa
Sala di Manto.
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GIARDINO PENSILE, PALAZZO DUCALE |
Dal 1563, Giovanni Battista Bertani edificò la Chiesa di Santa Barbara, ancora oggi
perno visivo del palazzo, collegata all'Appartamento Grande di Castello.
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FACCIATA DELLA CHIESA DI SANTA BARBARA |
Nei primi anni del '600, il duca Vincenzo I commissionò
all'architetto Antonio Maria Viani la trasformazione di un'ala della Domus
Nova. Il loggione sul Cortile d'Onore, adibito a ricovero dell’inestimabile
collezione ducale di pitture, fu presto "serrato" e trasformato in
Galleria (dal tardo Settecento, detta “Galleria
degli Specchi”). A Viani fu commissionata inoltre la Galleria delle Metamorfosi, dove trovano posto le collezioni delle
meraviglie naturali e artificiali. Le stanze, dedicate ai quattro elementi, si
affacciano sul Giardino del Padiglione (detto poi dei Semplici), progettato
dal frate botanico Zenobio Bocchi per lo stesso Vincenzo I nel 1603.
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GIARDINO DEI SEMPLICI, PALAZZO DUCALE |
Alcuni anni dopo nella Domus Nova, Ferdinando Gonzaga fece
realizzare l'Appartamento del Paradiso e la Scala Santa (1615), riproduzione in miniatura di quella conservata
a San Giovanni in Laterano a Roma.
Nel 1627-1628, per fronteggiare le difficoltà economiche del
ducato, i pezzi più pregiati delle collezioni Gonzaga vennero venduti al re
d'Inghilterra Carlo I Stuart. Nel 1630, quanto restava delle mirabili opere
d'arte e dei manufatti artistici conservati a Palazzo Ducale venne saccheggiato
dai Lanzichenecchi. Queste due circostanze portarono ad una vera e propria
emorragia del patrimonio artistico custodito a Mantova.
A seguito dell'annessione di Mantova al regno d'Italia
(1866), il Palazzo, divenne oggetto di importanti campagne di restauro tra gli
ultimi anni del XIX secolo e i primi quattro decenni del XX secolo. Interventi che hanno fortemente condizionato l'attuale aspetto del complesso.
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VEDUTA DALL'ALTO DEL COMPLESSO MUSEALE |
Il complesso museale
di Palazzo Ducale si snoda oggi attraverso vari edifici, corti, giardini,
chiese e portici, disposti su una superficie di oltre 35 mila metri quadrati.
Tra i maggiori elementi vi sono: la Corte Vecchia, la Corte Nuova e il Castello
di San Giorgio.
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MAPPA DEL COMPLESSO MUSEALE |
Palazzo Ducale di Mantova è una tappa imperdibile per un
viaggio in Lombardia e non solo. Per il MiBACT si colloca al ventiduesimo posto
della classifica dei musei italiani più visitati, con più di 320 mila
visitatori all'anno (dati del 2017). Numeri tuttavia in calo rispetto al 2016
quando Mantova ebbe un vero e proprio boom di visitatori grazie all'attenzione mediatica data alla città, in quanto capitale della cultura 2016.
Tra le numerosissime opere oggi esposte nelle sale di
Palazzo Ducale e negli edifici che compongono il complesso museale spiccano autentici capolavori,
come la pala raffigurante La Famiglia Gonzaga in adorazione della Trinità di
Pieter Paul Rubens; la Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Domenico
Fetti; La cacciata dei Bonacolsi di Domenico Morone; il Torneo -
battaglia di Louvezerp di Pisanello; gli affreschi di Andrea Mantegna nella
Camera degli Sposi e il ciclo dei nove arazzi raffaelleschi con storie tratte
dagli Atti degli Apostoli.
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LA FAMIGLIA GONZAGA IN ADORAZIONE DELLA TRINITÀ, RUBENS |
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MOLTIPLICAZIONE DEI PANI E DEI PESCI, DOMENICO FETTI |
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LA CACCIATA DEI BONACOLSI, DOMENICO MORONE |
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TORNEO - BATTAGLIA DI LOUVEZERP, PISANELLO, PARTICOLARE |
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PARETE NORD DELLA CAMERA DEGLI SPOSI, MANTEGNA |
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ARAZZI RAFFAELLESCHI |
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 7^ Tappa
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