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#TiPortoAlMuseo: Il Museo del Babbo Natale di Borghetto di Borbera

In Italia lo conosciamo come Babbo Natale . Nei paesi anglofoni è Santa Claus. Per i francesi invece è Pere Noel. In Germania è noto anche come Weihnachtsmann (l'uomo del Natale). La lista di nomi attribuiti è piuttosto lunga. Ma quale è la sua storia? Un museo in provincia di Alessandria la racconta esponendo oltre 650 esemplari di Babbi Natale di ogni tipo, provenienti di tutto il mondo.  MUSEO DEL BABBO NATALE, DETTAGLIO DELLA COLLEZIONE La sua origine storica è legata a doppio filo alla vita del vescovo di Myra, meglio noto per la tradizione cristiana come San Nicola . Vissuto nel IV secolo nei territori dell'attuale Turchia, diviene leggendario per azioni particolarmente compassionevoli. La leggenda lo vuole protagonista della salvezza dal mestiere di meretrici di tre giovani ragazze. Egli avrebbe abbandonato segretamente in casa delle fanciulle sufficienti quantità di denaro affinché il padre disponesse di una dote per darle in sposa. SAN NICOLA DI BARI , DIPINTO DI AMBIT...

#TiPortoAlMuseo: La Reggia di Caserta



La Reggia di Caserta è la residenza reale più grande al mondo per volume. Insieme al suo parco sorge non lontano da Napoli ( circa 35 km ), nell'entroterra campano, ai piedi degli Appennini. Proclamata patrimonio dell’umanità dall'UNESCO nel 1997, la Reggia copre un’area di circa 47.000mq con un grandioso complesso barocco di oltre 1.200 stanze.

VEDUTA PROSPETTICA SULLA REGGIA

Nel 1750 Carlo di Borbone decise, dopo il Teatro San Carlo e la Reggia di Capodimonte, di erigere la Reggia di Caserta quale centro ideale del nuovo regno di Napoli, ormai autonomo e svincolato dall'egida spagnola. La scelta del luogo dove sarebbe sorta la nuova capitale amministrativa del Regno cadde sulla pianura di Terra di Lavoro, nel sito dominato dal cinquecentesco palazzo degli Acquaviva. Il progetto per l’imponente costruzione, destinata a rivaleggiare con le altre residenze reali europee, fu affidato all'architetto Luigi Vanvitelli, figlio del più importante pittore vedutista del tempo, Gaspar Van Wittel, già attivo a Roma sotto Benedetto XIV nel restauro della cupola di S.Pietro.

FACCIATA DELLA REGGIA

La costruzione della Reggia ebbe inizio con la posa della prima pietra il 20 gennaio del 1752 e procedette sino al 1759, anno in cui Carlo di Borbone, morto il Re di Spagna, lasciò il regno di Napoli per raggiungere Madrid. Dopo la partenza di Carlo i lavori di costruzione del Palazzo Nuovo ( come veniva denominata all'epoca la Reggia ) subirono un notevole rallentamento, cosicché alla morte di Luigi Vanvitelli, nel 1773, essi erano ancora lungi dall'essere completati. Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi e successivamente altri architetti, che si erano formati alla scuola del Vanvitelli, portarono a compimento nel secolo successivo questa grandiosa residenza reale.

PIANTA DELLA REGGIA E DEL PARCO

La Reggia di Caserta ha una pianta rettangolare articolata su corpi di fabbrica affacciati su quattro grandi cortili interni e si estende su una superficie di circa 47.000mq per un’altezza di 5 piani pari a 36 metri lineari. Un imponente portico costituisce l'ideale collegamento con il Parco e la cascata, posta scenograficamente al culmine della fuga prospettica così creata.

SCALONE D'ONORE

Lo Scalone d’onore, invenzione dell’arte scenografica settecentesca, collega il vestibolo inferiore e quello superiore, dal quale si accede agli Appartamenti Reali. Le sale destinate alla famiglia reale vennero realizzate in più riprese e durante un intero secolo, secondo uno stile che rispecchia la cosiddetta unità d’interni caratteristica della concezione architettonica e decorativa settecentesca ed in parte secondo il gusto ottocentesco per l’arredo composito e l’oggettistica minuta. Nel bagno privato della regina è presente una particolarità: vi è infatti il primo bidet di cui si ha traccia in Italia. 

APPARTAMENTO REALE DELLA REGGIA

BAGNO DELLA REGGIA ( CON IL BIDET )

Il Teatro di Corte non era previsto nel progetto originario del palazzo, infatti non si trovano informazioni relative all'edificio né nei primi disegni preparatori del Vanvitelli, né nelle prime tavole della prima edizione della Dichiarazione. Quindi la sua costruzione iniziò nel 1756, tre anni dopo l’inizio dei lavori per la Reggia. La sua architettura è ispirata a quella del rivoluzionario Teatro San Carlo di Napoli. Fu uno dei primissimi teatri con forma a ferro di cavallo, una tipologia di struttura che dà una migliore acustica e visibilità. 

TEATRO DI CORTE, PLATEA E BALCONATA

TEATRO DI CORTE, SOFFITTO

Sul vestibolo superiore, di fronte al vano dello Scalone d’onore si apre la Cappella Palatina, inaugurata alla presenza di Ferdinando IV nel Natale del 1784. Essa è simile planimetricamente alla Cappella della Reggia di Versailles, ma collocata, diversamente da quest’ultima, al piano nobile.

CAPPELLA PALATINA

Il Parco Reale, parte integrante del progetto presentato dall'architetto Luigi Vanvitelli ai sovrani, si ispira ai giardini delle grandi residenze europee del tempo, fondendo la tradizione italiana del giardino rinascimentale con le soluzioni introdotte da André Le Nôtre a Versailles.
I lavori, con la delimitazione dell'area e la messa a dimora delle prime piante, iniziarono nel 1753, contemporaneamente a quelli per la costruzione dell'Acquedotto Carolino, le cui acque, dalle falde del Monte Taburno avrebbero alimentato le fontane dei giardini reali. Il giardino formale, così come oggi si vede, è solo in parte la realizzazione di quello che Luigi Vanvitelli aveva ideato: alla sua morte, infatti, nel 1773, l'acquedotto era stato terminato, ma nessuna fontana era stata ancora realizzata. I lavori furono completati dal figlio Carlo, il quale, pur semplificando il progetto paterno, ne fu fedele realizzatore, conservando il ritmo compositivo dell'alternarsi di fontane, bacini d'acqua, prati e cascatelle. 


VISTA PROSPETTICA SUL PARCO E SULLA REGGIA

CASCATA CON FONTANA DI DIANA E ATTEONE, PARTICOLARE

FONTANA DI DIANA E ATTEONE, PARTICOLARE

Internamente al parco fu realizzato da John Andrew Graefer un Giardino all'inglese, voluto dalla regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, moglie di Ferdinando IV. Iniziati nel 1786, i lavori per la formazione del giardino durarono molti anni: furono introdotte piante e sementi individuate nelle località vicine. Caratterizzato da un apparente disordine, il giardino all'inglese cerca di emulare in tutto e per tutto la natura: corsi d’acqua, laghetti, rovine ( secondo la nuova moda legata alla scoperta di Pompei ), piante autoctone ed esotiche popolano quest’area.

GIARDINO ALL'INGLESE, BAGNO DI VENERE

GIARDINO ALL'INGLESE

Per alimentare i giochi d’acqua della Reggia e, più in generale, per soddisfare le esigenze del Palazzo e della città, Carlo di Borbone promosse la costruzione di un nuovo Acquedotto, che da lui prese il nome di Acquedotto Carolino. Incaricò del progetto Luigi Vanvitelli, chiedendogli di realizzare una grandiosa impresa di ingegneria idraulica che già all'epoca destò l’attenzione di tutta l’Europa ed è ancora considerata una delle più importanti opere realizzate dai Borbone. L'Acquedotto Carolino è una imponente struttura in tufo con tre ordini di archi a tutto sesto che si innalza per un’altezza di 60 metri ed una lunghezza di circa 500 metri. L'intero tracciato dell’acquedotto si snoda per lo più interrato per una lunghezza di 38 km, con alcuni ponti-canale.

ACQUEDOTTO CAROLINO

La Reale Tenuta di San Silvestro faceva parte, insieme a San Leucio, al Parco Reale ed al Giardino all'Inglese, delle Reali Delizie annesse alla Reggia di Caserta. Situata a nord del complesso monumentale, si estende sulle due colline contigue di Montemaiulo e Montebriano. I territori che la compongono furono acquistati dopo il 1750 in momenti diversi e riuniti poi in un unico tenimento che ebbe una prima sistemazione nel 1797 sotto la direzione dell’architetto Francesco Collecini.

BOSCO DI SAN SILVESTRO, OASI WWF

Durante il regno di Francesco I vennero rese carrozzabili le strade interne al bosco, furono rinnovati i muri di recinzione e si realizzò un’ampia strada che dal Belvedere giungeva al Bosco. Il Bosco, una lecceta di 76 ettari, è stato riconosciuto come Sito di Interesse della Comunità Europea ed inserito nel Sito dell’UNESCO. Oggi il Bosco di San Silvestro è un’Oasi del WWF, che si prende cura della Real Tenuta e organizza numerose iniziative e visite. 

VISTA DALL'ALTO SULLA REGGIA E SUL PARCO 

Il Museo della Reggia di Caserta è il risultato di una serie di allestimenti che iniziano nei primi decenni del Novecento, e precisamente nel 1919, quando il Reale Palazzo viene dismesso dal patrimonio della Corona di Casa Reale Savoia e diviene parte del patrimonio dello Stato d’Italia.

La Reggia di Caserta è stata visitata nel 2017 da oltre 830.000 visitatori, collocandosi al nono posto della classifica dei musei italiani più visitati stilata dal MiBACT. Insieme al Parco, all'Acquedotto e alle altre strutture presenti costituisce un gioiello non solo del Sud Italia, ma dell'Italia intera e dell'Europa, ricco di storia e di fascino. 

@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 24^ Tappa


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