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#TiPortoAlMuseo: Il Museo del Babbo Natale di Borghetto di Borbera

In Italia lo conosciamo come Babbo Natale . Nei paesi anglofoni è Santa Claus. Per i francesi invece è Pere Noel. In Germania è noto anche come Weihnachtsmann (l'uomo del Natale). La lista di nomi attribuiti è piuttosto lunga. Ma quale è la sua storia? Un museo in provincia di Alessandria la racconta esponendo oltre 650 esemplari di Babbi Natale di ogni tipo, provenienti di tutto il mondo.  MUSEO DEL BABBO NATALE, DETTAGLIO DELLA COLLEZIONE La sua origine storica è legata a doppio filo alla vita del vescovo di Myra, meglio noto per la tradizione cristiana come San Nicola . Vissuto nel IV secolo nei territori dell'attuale Turchia, diviene leggendario per azioni particolarmente compassionevoli. La leggenda lo vuole protagonista della salvezza dal mestiere di meretrici di tre giovani ragazze. Egli avrebbe abbandonato segretamente in casa delle fanciulle sufficienti quantità di denaro affinché il padre disponesse di una dote per darle in sposa. SAN NICOLA DI BARI , DIPINTO DI AMBIT...

#TiPortoAlMuseo: Il Castello di Rivoli



Il Castello di Rivoli, località a circa 15km da Torino, con la sua particolare struttura è uno dei simboli più importanti della dinastia sabauda, parte integrante di un disegno che da fine '500 portò alla realizzazione della cosiddetta Corona di Delizie. Il complesso, che fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO, si compone di due strutture: il Castello e la opposta Manica Lunga. Un incastro di edifici separati dall'atrio, spaccatura a cielo aperto, su cui troneggiano le pareti non finite del Castello e della Manica Lunga. Al centro colonne e pilastri appartenenti al grandioso progetto juvarriano che si stagliano verso il cielo. I due edifici appartenenti a due periodi diversi, sono stati recuperati e messi in evidenza nella loro diversa natura in anni più recenti e costituiscono un Museo d'Arte Contemporanea. 

VISTA PROSPETTICA SUL COMPLESSO DI EDIFICI

Per i lavori del Castello, come per altre Delizie sabaude, furono coinvolti Filippo Juvarra e Michelangelo Garove. In anni più recenti è stato Andrea Bruno ad occuparsi del restauro e della riqualifica dell'area. 

L'atrio è la testimonianza diretta dello stato del cantiere juvarriano al momento della sua interruzione. Sebbene alcune vedute settecentesche ci mostrino come avrebbe dovuto essere, il restauro di Andrea Bruno ne ha volutamente evitato ogni completamento. Sul lato settentrionale del Castello troneggiano i robusti pilastri juvarriani, mentre sulla pavimentazione di porfido, lastre di marmo e di pietra disegnano le posizioni dei ritti e l'andamento delle campate, mai realizzate. L'imponente parete del Castello presenta i supporti per le decorazioni non eseguite, le nicchie pensate per le statue e le grandi aperture tamponate che evocano i saloni immaginati dall'architetto messinese. In alto troneggia lo sporto panoramico in acciaio e cristallo, inserzione contemporanea.

ESTERNO DEL CASTELLO

PARETE LATERALE DEL CASTELLO

SPAZIO INCOMPIUTO DEL CASTELLO

SPORTO PANORAMICO

Dall'altro lato la Manica Lunga, edificio nato per ospitare la pinacoteca di Carlo Emanuele I, che secondo i progetti settecenteschi, doveva essere abbattuto per cedere lo spazio ad una ala grande quanto quella già esistente. La struttura è stata al centro della campagna di restauro partita nel 1986, come si legge dalla data fissata nella parete. Usata come caserma e poi come alloggio di famiglie di sfollati e non solo, oggi, la Manica Lunga  presenta delle grandi vetrate aperte da Andrea Bruno laddove c'era il grande squarcio lasciato dalla demolizione interrotta dal cantiere juvarriano.

MANICA LUNGA

MANICA LUNGA PRIMA E DOPO IL RESTAURO

Un'importante realtà è oggi quella del Centro di Ricerca Castello di Rivoli (CRRI): un nuovo dipartimento, che nasce all'interno del Museo e della sua Biblioteca, volto alla ricerca, raccolta e valorizzazione dei materiali d’archivio di artisti, curatori, critici, galleristi e collezionisti italiani attivi in particolare tra gli anni Sessanta e i giorni nostri. Con questo progetto, il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea intende ampliare la sua vocazione scientifica e la sua natura d’istituzione culturale per lo studio, la ricerca e la produzione culturale.

VISTA PANORAMICA DAL CASTELLO DI RIVOLI

Diventato Museo d'Arte Contemporanea il Castello di Rivoli ospita numerose opere di artisti contemporanei. La Collezione Permanente, in mostra in 33 sale del Castello, coinvolge opere d'arte contemporanea prodotte dagli artisti più radicali e prorompenti. Spesso pensate specificamente per il Museo, le opere entrano in un dialogo produttivo e inaspettato con l'architettura che le ospita.

NOVECENTO, MAURIZIO CATTELAN

VENERE DEGLI STRACCI, MICHELANGELO PISTOLETTO

PANNELLI E TORRE CON COLORI E SCARABOCCHI, SOL LEWITT

Il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, è certamente una delle residenze appartenenti alla cosiddetta Corona delle Delizie più interessanti e che meglio mettono in dialogo l'antico e il contemporaneo. Le opere di arte contemporanea esposte sembrano essersi fuse completamente con le sale del Castello, creando uno spazio ad una prima vista contrastante, ma certamente stimolante e innovativo. 

Per Info e Prezzi: www.castellodirivoli.org
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 25^ Tappa

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