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#TiPortoAlMuseo: Il MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano

La Cineteca Milano MIC  offre un'esperienza interattiva unica: dai film dei fratelli Lumière alle tecnologie più avanzate. Il museo permette di esplorare la storia del cinema attraverso dispositivi innovativi come app per il doppiaggio, tavoli interattivi, realtà aumentata e virtual reality. È stato concepito come un museo in viaggio, cioè in continuo movimento, in rete con altri musei e cineteche. INTERNO DEL MUSEO Il MIC - Museo Interattivo del Cinema , è un progetto del 2011 di Fondazione Cineteca Italiana e Regione Lombardia-Cultura. Allestito in un'area di 300 mq, nella ex Manifattura Tabacchi , sede anche dell'Archivio storico dei film, non solo presenta un panorama completo della storia del cinema, ma grazie all'utilizzo delle più moderne tecnologie, permette al visitatore di diventare parte dello spettacolo. EX MANIFATTURA TABACCHI INTERNO DEL MUSEO La struttura si estende su 1.250 mq con una sala cinema da 85 posti (con poltrone Frau) dotata di un videoproiet...

#TiPortoAlMuseo: Il Palazzo Ducale di Venezia


Capolavoro dell'arte gotica, il Palazzo Ducale di Venezia si struttura in una grandiosa stratificazione di elementi costruttivi e ornamentali: dalle antiche fondazioni all'assetto tre-quattrocentesco dell'insieme, ai cospicui inserti rinascimentali, ai fastosi segni manieristici. Dal 1996 fa parte dei Musei Civici di Venezia, distinguendosi come uno dei musei più visitati del capoluogo veneto. 

PARTICOLARE DELLA FACCIATA CON DECORAZIONI

Il Palazzo è formato da tre grandi corpi di fabbrica che hanno inglobato e unificato precedenti costruzioni: l'ala verso il Bacino di San Marco (che contiene la Sala del Maggior Consiglio) e che è la più antica, ricostruita a partire dal 1340; l'ala verso la Piazza (già Palazzo di Giustizia) con la Sala dello Scrutinio, realizzata nelle forme attuali a partire dal 1424; sul lato opposto, l'ala rinascimentale, con la residenza del doge e molti uffici del governo, ricostruita tra il 1483 e il 1565. L'ingresso per il pubblico di Palazzo Ducale è la Porta del Frumento, che si apre sotto il porticato della facciata trecentesca prospiciente il Bacino San Marco.

SALA DEL MAGGIOR CONSIGLIO

SALA DELLO SCRUTINIO

PORTA DEL FRUMENTO

Le origini: Nell'anno 810 il doge Angelo Partecipazio spostò la sede del governo dall'isola di Malamocco alla zona di Rivoalto (l'attuale Rialto). A questa fase risale la scelta di far edificare qui il Palazzo Ducale. Si può ipotizzare che il modello potesse essere il palazzo di Diocleziano di Spalato, anche se delle strutture del IX secolo nulla è sopravvissuto. Non sappiamo come doveva essere l'antico palazzo; probabilmente l'area che oggi occupa era costituita da un agglomerato di costruzioni di diversa forma e destinazione, protetto e circondato da una consistente muraglia rafforzata agli angoli da massicce torri e isolato da un canale. Resti delle fortificazioni e delle torri angolari sopravvivono ancor oggi. 

Nel X secolo il Palazzo venne parzialmente distrutto da un incendio. La ricostruzione fu promossa dal doge Sebastiano Ziani. Grande riformatore, il doge ristrutturò radicalmente l'intera area di Piazza San Marco. Realizzò, per il Palazzo, due nuovi corpi di fabbrica: uno verso la piazzetta, per ospitare le funzioni legate alla giustizia e uno verso il Bacino, per le funzioni di governo. L'antico castello chiuso e fortificato venne dunque sostituito con una costruzione più aperta verso la città, per aderire alle nuove esigenze di una struttura politica, economica, sociale in espansione. Probabilmente l'aspetto che ebbe Palazzo Ducale in questo periodo fu quello dei maggiori edifici dell'epoca, con le forme peculiari dell'architettura veneto-bizantina. Di questa fase della costruzione sono sopravvissute solo poche tracce, individuabili sostanzialmente in un resto di basamento d’Istria e in pavimentazioni in cotto a spina di pesce. 

Un nuovo ampliamento si rese necessario alla fine del XIII secolo. Nel 1297, mutamenti politici determinano un considerevole aumento del numero delle persone aventi diritto a partecipare all'assemblea legislativa (da quattrocento a milleduecento). I lavori che condurranno Palazzo Ducale all'aspetto che ci è familiare iniziarono intorno al 1340 sotto il doge Bartolomeo Gradenigo e interessarono l'ala verso il molo. 

PALAZZO DUCALE DA PIAZZA SAN MARCO

PALAZZO DUCALE DAL BACINO DI SAN MARCO

Solo nel 1424, sotto il doge Francesco Foscari, si decise di proseguire quest'opera di rinnovamento anche nell'ala verso la piazzetta, quella destinata al Palazzo di Giustizia. Il nuovo edificio si venne a configurare come il proseguimento del Palazzo del Governo: al piano terra presenta all'esterno un porticato e al primo piano logge aperte, anche sul lato verso il cortile; allo stesso livello della sala del Maggior Consiglio vi è un vasto salone, detto della Libreria (poi dello Scrutinio). I finestroni e il coronamento a pinnacoli riprendono i medesimi motivi decorativi che caratterizzano la facciata sul molo. La facciata sulla piazzetta venne completata con la costruzione della Porta della Carta, ad opera di Giovanni e Bartolomeo Bon. A partire dalla Porta della Carta si avviarono i lavori di costruzione dell’androne Foscari, che si protrassero per alcuni anni e vennero conclusi sotto il doge Giovanni Mocenigo. 

PORTA DELLA CARTA

Nel 1483 un grosso incendio divampò nel lato del Palazzo affacciato sul canale, che ospita l'Appartamento del Doge. Furono necessari importanti lavori, affidati ad Antonio Rizzo, che introdusse nel Palazzo il nuovo linguaggio della Rinascenza. Venne costruito su questo versante un edificio nuovo, con un corpo di fabbrica che si erge lungo il Rio, dal Ponte della Canonica al Ponte della Paglia. I lavori negli appartamenti ducali si conclusero entro il 1510. Nel frattempo, Antonio Rizzo venne sostituito da Pietro Lombardo, sotto la cui direzione vennero realizzate la decorazione scultorea della facciata e la Scala dei Giganti; poi, nel 1515 succeduto da Antonio Abbondi. 

Palazzo Ducale venne completato solo nel 1559. La posa in opera di due grandi statue di Sansovino, Marte e Nettuno, sulla Scala dei Giganti, avvenuta nel 1567, si può dire sancisca la fine di questa importante fase di lavori. Nel 1574 un altro incendio distrusse però quest'ala, danneggiando in particolare la Sala delle Quattro Porte, l'Anticollegio, il Collegio e il Senato, fortunatamente senza intaccare le strutture portanti. Nel 1577 un altro devastante incendio coinvolse la Sala dello Scrutinio e la Sala del Maggior Consiglio, distruggendo irrimediabilmente i dipinti che le decoravano, opere di artisti tra cui Gentile da Fabriano, Pisanello, Carpaccio, Bellini, Tiziano. Seguirono restauri attenti e che restituirono la bellezza degli ambienti. 

SCALA DEI GIGANTI

SCALA DEI GIGANTI VISTA DAL CORTILE

CORTILE

Solo nella seconda metà del XVI secolo Antonio da Ponte ordinò la costruzione delle Prigioni Nuove, costruite da Antonio Contin intorno al 1600 e collegate al palazzo dal Ponte dei Sospiri. Il trasferimento delle prigioni liberò spazi al piano terra del Palazzo Ducale e permise la ristrutturazione dell'area del cortile all'inizio del XVII secolo. Venne realizzato, nella parte del Palazzo di Giustizia affacciata sul cortile, un porticato analogo a quello della facciata di rinascimentale che gli sta di fronte; inoltre, sul lato del cortile opposto all'ala sul molo, a fianco dell’arco Foscari, venne eretta un'ulteriore facciata marmorea ad archi, sormontata da un orologio, su progetto di Bartolomeo Manopola. 

PRIGIONI

PONTE DEI SOSPIRI

Le funzioni del Palazzo Ducale, simbolo e cuore della vita politica e amministrativa lungo tutto l'arco della millenaria storia della Repubblica di Venezia, cambiarono a partire dal 1797, anno in cui la Serenissima cadde. Da allora si succedettero in città la dominazione francese e quella austriaca, fino all'annessione all'Italia, nel 1866. In questo periodo il Palazzo divenne sede di diversi uffici, oltre a ospitare per quasi un secolo la Biblioteca Nazionale Marciana e altre importanti istituzioni culturali della città. A fine Ottocento, l'edificio presentava evidenti segni di degrado: il governo italiano decretò allora un ingente finanziamento per provvedere a un radicale restauro.

PALAZZO DUCALE VISTO DALL'ALTO

Nel dicembre del 1923 lo Stato, proprietario dell’edificio, ha affidato al Comune di Venezia la gestione del Palazzo, aperto al pubblico come museo e dal 1996 è a tutti gli effetti parte del sistema dei Musei Civici di VeneziaNon si conoscono i dati precisi sul numero di visitatori, ma Palazzo Ducale rappresenta certamente una delle mete preferite per chi visita la città di Venezia. 


Per Info e Prezzi: palazzoducale.visitmuve.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 33^ Tappa
Musei, la provincia di Venezia fa la parte del leone: quasi 5 milioni di visitatori l'anno




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