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#TiPortoAlMuseo: Il Micro Museo della Gioconda di Cadero

Da oltre 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci la storia del celebre dipinto della Monna Lisa  ha appassionato studiosi, scrittori, intellettuali e la stampa di tutto il mondo. Nel piccolo borgo di Cadero ,  in Val Veddasca, sorge il Micro Museo della Gioconda che vuole raccontare la storia e la leggenda del celebre dipinto e il suo furto dal Museo del Louvre di Parigi nel 1911. MOSAICO RAFFIGURANTE LA  GIOCONDA , DETTAGLIO Molte sono le figure che si sono intrecciate nella storia: studiosi e appassionati si sono divisi per sostenere le voci ufficiali delle investigazioni dell'epoca ed i racconti popolari tramandati di generazione in generazione nella Val Veddasca e nel mondo. Il museo vi racconta le verità e i misteri che ancora oggi affascinano il mondo intero.  ESTERNO DEL MUSEO Il museo è suddiviso in tre aree :  La storia ufficiale racconta che tra il 21 e il 22 agosto 1911 l'italiano Vincenzo Peruggia rubò la Gioconda di Leonardo da Vinci mettendo...

#TiPortoAlMuseo: Il PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano



Il PAC – Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano è fra i primi esempi in Italia di architettura progettata per l'arte contemporanea. La sua storia iniziò nel 1947 per volontà del Comune di Milano negli spazi delle Ex-Scuderie di Villa Reale, con uno spazio espositivo progettato da Ignazio Gardella. Dalla sua inaugurazione ha cambiato più volte assetto, anche a causa di eventi esterni, diventando non un vero e proprio museo, ma uno spazio per mostre di arte contemporanea. 

INTERNI DEL PAC / THE ABRAMOVIC METHOD, 2012

Disegnato da Ignazio Gardella, con i suoi 1200 mq il Padiglione si articola attorno a un volume centrale su tre livelli, il più basso dei quali dialoga, attraverso la grande e luminosa vetrata, con lo splendido giardino della Villa Reale (GAM). I limiti perimetrali sono quelli originari delle Ex-Scuderie della Villa Reale e creano un'area trapezoidale suddivisa in tre livelli verticali, differenziati come volumi luminosi.

INTERNI DEL PAC

La storia del PAC iniziò nel 1947 quando il Comune di Milano, in cerca di un nuovo spazio per le collezioni delle Civiche Raccolte del XX secolo, individuò le Ex-Scuderie della Villa Reale, distrutte dai bombardamenti del 1943. La Villa Reale era già sede della Galleria d'Arte Moderna (GAM) dal 1921, ma gli spazi erano insufficienti ad ospitare l'arte più recente e un museo per l'arte contemporanea in potenziale crescita. Tra i vari progetti venne selezionato il progetto firmato dall'architetto Ignazio Gardella.


PROGETTO DI IGNAZIO GARDELLA

PROGETTO DI IGNAZIO GARDELLA

Il Padiglione venne inaugurato nel 1954 come sede per le collezioni civiche del XX secolo. Quasi subito però colse le esigenze di apertura verso l'estero che dopo la guerra investirono il mondo della cultura e dell'arte. Alla destinazione museale degli spazi si alternò così fin da subito l'attività espositiva temporanea.

INGRESSO DEL PAC

Dopo un lungo periodo di chiusura per restauri, nel 1979 il PAC riaprì abbandonando definitivamente il ruolo museale a favore di mostre temporanee che indagavano l'arte del XX secolo e le nuove sperimentazioni con l'obiettivo di acquisire opere per completare le collezioni civiche.

Nel 1993 un attentato di matrice mafiosa distrusse il PAC, in un momento storico di fondamentale impegno dello Stato nella lotta alla mafia. Venne ricostruito da Ignazio Gardella nel 1996 secondo il progetto originario, con fondamentali migliorie tecniche che lo avvicinarono agli spazi espositivi all'avanguardia.


PAC DISTRUTTO DAGLI ATTENTATI, 1993

Nel 2003 il PAC contribuì alla fondazione di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, con l'obiettivo di condividere esperienze ed energie per promuovere l'arte contemporanea in Italia insieme con gli altri musei e spazi impegnati sul territorio nazionale.

Dalla sua apertura il PAC ha ospitato numerose mostre di arte contemporanea, tra le più significative si possono segnalare: CARTE VARIABILI (Man Ray, 1983-84), MORE THAN REALITY. 30 SCULTURE PIÙ VERE DEL VERO (Duane Hanson, 2002), ROBERT INDIANA A MILANO (Rober Indiana, 2008), VB65 (Vanessa Beecroft, 2009), THE ABRAMOVIC METHOD (Marina Abramovic, 2012), PIÙ NESSUNO DA NESSUNA PARTE (Cesare Viel, 2019). 

CARTE VARIABILI, MAN RAY, 1983-84

MORE THAN REALITY. 30 SCULTURE PIÙ VERE DEL VERO, DUANE HANSON, 2002

ROBERT INDIANA A MILANO, ROBERT INDIANA, 2008

VB65, VANESSA BEECROFT, 2009

THE ABRAMOVIC METHOD, MARINA ABRAMOVIC, 2012

PIÙ NESSUNO DA NESSUNA PARTE, CESARE VIEL, 2019

Per Info e Prezzi: www.pacmilano.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 61^ Tappa

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