Il MAO – Museo d'Arte Orientale di Torino ha sede in uno dei
palazzi del centro storico del capoluogo piemontese, Palazzo Mazzonis. Il Museo, tra i
più recenti musei della città, fu inaugurato nel 2008 e ospita una delle
raccolte d'arte orientale più importanti d'Italia.
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INGRESSO DEL MAO |
Palazzo
Mazzonis fu per almeno tre secoli la dimora torinese di due rami di una
famiglia tra le più importanti dell'aristocrazia piemontese: i Solaro della
Chiusa e i Solaro della Margarita. L'edificio è attestato fin dal 1587 e le sue sorti sono strettamente
legate alla storia dei suoi proprietari, in parte ripercorribile grazie alle
decorazioni in stucco del salone di rappresentanza collocato al piano nobile
dell'edificio. Nel 1723 avvenne un ammodernamento
dell'edificio. In seguito ai lavori settecenteschi il Palazzo assunse così la
forma di residenza di rappresentanza che tuttora conserva.
Nel 1870 l'edificio passò a Paolo
Mazzonis, industriale tessile. Il piano terreno del Palazzo venne quasi subito
adibito a sede degli uffici della manifattura e tale rimase per un secolo.
Ancora oggi l'edificio è noto appunto come Palazzo Mazzonis. Gli interventi più
recenti nell'ornato del palazzo interessarono lo scalone d'onore e si devono
all'iniziativa di Ottavio Mazzonis. Lo stesso Ottavio Mazzonis, pittore allievo di Nicola Arduino, nel 1955 dipinse
la volta ad affresco con l'Allegoria
dell'Arte e dell'Industria e le insegne araldiche della famiglia, e due
anni dopo eseguì Il
giudizio di Paride.
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PALAZZO MAZZONIS, INGRESSO |
Negli anni '60 la Manifattura Mazzonis cessò la propria attività e
il Palazzo rimase inutilizzato. Ottavio Mazzonis, che nel frattempo si era
trasferito altrove, concluse le trattative di vendita con la Città di Torino
nel 1980. A seguito di un restauro
quinquennale, durato dal 1980 al 1985, il Palazzo venne adattato a ospitare
Uffici Giudiziari. L'edificio venne dotato di impianti e di spazi capienti
capaci di accogliere grandi numeri di persone e ospitò i grandi processi al
terrorismo e alla lotta armata.
Tra il 2004 e il 2008 il Palazzo vide la sua ultima grande
trasformazione d'uso. Le sue porte si riaprirono nel dicembre 2008, quando, tra gli stucchi barocchi
e i muri pregni di storia recente, trovano posto per la prima volta le
collezioni del MAO – Museo d'Arte Orientale.
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PALAZZO MAZZONIS, CORTILE INTERNO |
L'allestimento museale si
è svolto tra maggio e dicembre del 2008. La progettazione degli spazi ha tenuto
conto della preesistenza di alcuni nuclei di collezioni e ha avuto come esito
l'articolazione delle collezioni in cinque gallerie corrispondenti ad
altrettante aree culturali. Il MAO aspira alla più ampia rappresentazione
della produzione artistica dei vari paesi dell'Asia. Nel Museo trovano spazio
le più importanti tradizioni culturali e artistiche di quel continente. Le
collezioni del MAO consistono di quasi
2300 opere. Esse coprono un arco temporale che parte dal Neolitico e
arriva fino agli inizi del secolo scorso. A queste si aggiungono più di 1400 reperti di scavo di periodo
pre islamico provenienti dagli scavi iracheni di Seleucia e Coche.
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GIARDINO GIAPPONESE |
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REPERTI DEL MAO |
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REPERTI DEL MAO |
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REPERTI DEL MAO |
Il MAO fa parte della Fondazione Torino Musei, insieme alla GAM e a Palazzo Madama. Nel 2019 sono stati più di 100mila i biglietti staccati, con numerose mostre di successo.
Per Info e Prezzi: www.maotorino.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 71^ Tappa
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