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#TiPortoAlMuseo: Il Museo del Babbo Natale di Borghetto di Borbera

In Italia lo conosciamo come Babbo Natale . Nei paesi anglofoni è Santa Claus. Per i francesi invece è Pere Noel. In Germania è noto anche come Weihnachtsmann (l'uomo del Natale). La lista di nomi attribuiti è piuttosto lunga. Ma quale è la sua storia? Un museo in provincia di Alessandria la racconta esponendo oltre 650 esemplari di Babbi Natale di ogni tipo, provenienti di tutto il mondo.  MUSEO DEL BABBO NATALE, DETTAGLIO DELLA COLLEZIONE La sua origine storica è legata a doppio filo alla vita del vescovo di Myra, meglio noto per la tradizione cristiana come San Nicola . Vissuto nel IV secolo nei territori dell'attuale Turchia, diviene leggendario per azioni particolarmente compassionevoli. La leggenda lo vuole protagonista della salvezza dal mestiere di meretrici di tre giovani ragazze. Egli avrebbe abbandonato segretamente in casa delle fanciulle sufficienti quantità di denaro affinché il padre disponesse di una dote per darle in sposa. SAN NICOLA DI BARI , DIPINTO DI AMBIT...

#TiPortoAlMuseo: Il Museo Poldi Pezzoli di Milano



Il Museo Poldi Pezzoli di Milano, nato dalla passione del nobile collezionista milanese Gian Giacomo Poldi Pezzoli, è una delle più importanti e famose case-museo d'Italia. Aperto al pubblico nel 1881, incanta non solo per il fascino degli ambienti, che evocano le epoche del passato dal Medioevo al Settecento fino alla contemporaneità, ma anche per la varietà e ricchezza delle raccolte. Capolavori di pittura, sculture, tappeti, pizzi e ricami, armi e armature, gioielli, porcellane, vetri, mobili e orologi: oltre 5000 oggetti straordinari, dall'antichità al XIX secolo, esposti all'interno di ambienti progettati e costruiti con estrema attenzione. 

INGRESSO DEL MUSEO / PIERO DEL POLLAIOLO, RITRATTO DI GIOVANE DAMA

Il Palazzo che ospita il Museo risale al XVII secolo ed era stato acquistato da Giuseppe Pezzoli, antenato di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, alla fine del Settecento. L'architetto Simone Cantoni l'aveva riadattato in stile neoclassico, con un ampio giardino interno all'inglese ricco di statue e fontane. Tra il 1850 e il 1853 Gian Giacomo affidò a Giuseppe Balzaretto un'ulteriore modifica, in contemporanea con la ristrutturazione del suo appartamento. 

Il Museo, come altri musei cittadini, fu colpito dai bombardamenti dell'agosto del 1943. Le stanze della casa ne risentirono profondamente, con danni irreparabili. La rinascita fu però celere, con la riprogettazione degli spazi e la costruzione di un nuovo percorso espositivo. 


PALAZZO POLDI PEZZOLI

PALAZZO POLDI PEZZOLI, CORTILE INTERNO

Il percorso espositivo si snoda su due piani, attraversando sale e ambienti dallo stile sempre diverso. Tra i principali ambienti del Museo si possono evidenziare: la Sala d'Armi, la Sala dei Vetri di Murano, lo Studiolo Dantesco, la Sala Nera, la Sala degli Stucchi, lo Scalone Antico e il Salone Dorato. 

La Sala d'Armi fu realizzata in stile neogotico fra il 1846 e il 1851. L'effetto teatrale dominava l'ambiente, affollato di stendardi, armi, armature, trofei, vetrine e manichini. L'ambiente fu però completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale. Si sono salvate solo le bellissime porte intagliate. La sala che si vede oggi è frutto della reinterpretazione moderna di Arnaldo Pomodoro

SALA D'ARMI

La stanza dal letto, oggi chiamata Sala dei Vetri di Murano, fu eseguita tra il 1846 e il 1856 dall'intagliatore Giuseppe Ripamonti in stile neobarocco. I bombardamenti del 1943 distrussero il soffitto a lacunari, il fregio affrescato, il camino, le boiseries e il letto a baldacchino. Oggi, oltre a ospitare alcune pitture, ospita la raccolta dei vetri di Murano. 


SALA DEI VETRI DI MURANO

Lo Studiolo Dantesco era il piccolo studio privato di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Progettato da Giuseppe Bertini e Luigi Scrosati, allestito tra il 1853 e il 1856, è l'unico prezioso esempio rimasto della decorazione dipinta della casa. L'ambiente si ispira al Medioevo e a Dante, raffigurato negli affreschi e nelle vetrate dello stesso Bertini. 

STUDIOLO DANTESCO

La Sala Nera fu ideata entro il 1855 come uno scrigno in cui incastonare il grande polittico fiammingo. Allo stile fiammingo si ispiravano le decorazioni dell'ambiente che ebbe anche la funzione di salotto. Era chiamato anche Sala Nera per il rivestimento in ebano delle pareti e del soffitto, purtroppo distrutto nel 1943. Si sono invece conservate le porte e i raffinatissimi mobili. 

SALA NERA

La Sala gialla, oggi chiamata Sala degli Stucchi, fu decorata in stile Rococò e destinata ad ospitare le collezioni di porcellane settecentesche. Gli affreschi e la decorazione a stucco, realizzati entro il 1855, vennero distrutti nel 1943. Si sono salvate invece le mensole, le consolles e le sedie in stile rocaille eseguite da Giuseppe Speluzzi tra il 1870 e il 1876.

SALA DEGLI STUCCHI

Lo Scalone Antico fu ideato sfruttando un antico scalone barocco già presente nel palazzo decorato con otto monumentali statue in pietra arenaria collocate in nicchie, opera di uno scultore milanese del XVIII secolo. Per enfatizzare lo stile barocco Giuseppe Bertini aggiunse stucchi (distrutti nel 1943) e un'elegante fontana neo-barocca.

SCALONE ANTICO

Il Salone Dorato, in stile rinascimentale, fu progettato come salone d'onore, destinato a contenere alcune delle opere più importanti della collezione. Gian Giacomo Poldi Pezzoli non riuscì a vederlo ultimato e Bertini ne continuò la decorazione dopo la morte del fondatore del Museo. Il salone, così chiamato per un soffitto a cassettoni dorato ora distrutto, era decorato da affreschi, mentre le pareti erano tappezzate di stoffa damascata; tutto andò distrutto nel 1943. Oggi ospita alcune delle più importanti opere della collezione. 

SALONE DORATO

Grazie anche a generose donazioni, il Museo Poldi Pezzoli può oggi vantare una delle più prestigiose collezioni europee. Nella singolare atmosfera delle sale ricostruite, dipinti di grandi maestri coesistono in perfetta armonia con arredi ed oggetti di arte decorativa di straordinaria qualità.

Il Museo espone opere di numerosi artisti, fra i quali: PeruginoPiero della FrancescaSandro Botticelli, Piero del PollaioloGiovanni BelliniMichelangelo BuonarrotiPinturicchio, Filippo LippiAndrea MantegnaJacopo Palma il VecchioFrancesco HayezGiovanni Battista TiepoloJusepe de RiberaCanalettoLucas Cranach il VecchioLuca Giordano.

PERUGINO, MADONNA CON BAMBINO E ANGELI

PIERO DELLA FRANCESCA, SAN NICOLA DA TOLENTINO

SANDRO BOTTICELLI, MADONNA DEL LIBRO

PIERO DEL POLLAIOLO, RITRATTO DI GIOVANE DAMA

GIOVANNI BELLINI, PIETÀ 

FILIPPO LIPPI, PIETÀ 

ANDREA MANTEGNA, MADONNA CON BAMBINO

FRANCESCO HAYEZ, AUTORITRATTO IN UN GRUPPO DI AMICI

LORENZO BARTOLINI, LA FIDUCIA IN DIO

Il Museo Poldi Pezzoli fa parte delle Case-Museo di Milano. Viene visitato ogni anno da migliaia di visitatori, che possono apprezzare una delle collezioni più importanti della città, frutto della lungimiranza di un nobile collezionista milanese.

Per Info e Prezzi: museopoldipezzoli.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 74^ Tappa

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