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#TiPortoAlMuseo: Il Museo del Babbo Natale di Borghetto di Borbera

In Italia lo conosciamo come Babbo Natale . Nei paesi anglofoni è Santa Claus. Per i francesi invece è Pere Noel. In Germania è noto anche come Weihnachtsmann (l'uomo del Natale). La lista di nomi attribuiti è piuttosto lunga. Ma quale è la sua storia? Un museo in provincia di Alessandria la racconta esponendo oltre 650 esemplari di Babbi Natale di ogni tipo, provenienti di tutto il mondo.  MUSEO DEL BABBO NATALE, DETTAGLIO DELLA COLLEZIONE La sua origine storica è legata a doppio filo alla vita del vescovo di Myra, meglio noto per la tradizione cristiana come San Nicola . Vissuto nel IV secolo nei territori dell'attuale Turchia, diviene leggendario per azioni particolarmente compassionevoli. La leggenda lo vuole protagonista della salvezza dal mestiere di meretrici di tre giovani ragazze. Egli avrebbe abbandonato segretamente in casa delle fanciulle sufficienti quantità di denaro affinché il padre disponesse di una dote per darle in sposa. SAN NICOLA DI BARI , DIPINTO DI AMBIT...

#TiPortoAlMuseo: Il Museo Nazionale di Ravenna




Il Museo Nazionale di Ravenna, situato nel complesso monumentale e patrimonio dell'UNESCO di San Vitale, raccoglie importanti reperti legati principalmente alla ricca produzione di arte paleocristiana della città. Le raccolte si snodano lungo gli antichi chiostri e nelle sale dell'ex convento, in un percorso espositivo che attraversa la produzione artistica di una città che per decenni fu al centro del mondo occidentale e non solo. 

ravenna museo
SAN VITALE / BASSORILIEVO DI AUGUSTO, PARTICOLARE

Il Museo attuale nacque tra il 1877 e il 1889, grazie allo scultore ravennate Enrico Pazzi. L'artista infatti volle creare un istituto progettato sul modello dei musei civici che si erano sviluppati in alcuni capoluoghi del nord Italia. In un primo momento fu allestito nell'abbazia soppressa di Classe in Città e nel 1910 si trasferì nel complesso di San Vitale, capolavoro dell'arte paleocristiana, nato dal volere dell'imperatore Costatino nella prima metà del VI secolo. 

COMPLESSO DI SAN VITALE

INGRESSO DEL MUSEO

Il percorso espositivo si compone di un formidabile e poliedrico insieme di raccolte storiche, archeologiche e artistiche che si snodano lungo tre antichi chiostri, nelle sale e negli ambienti dell'ex convento benedettino, occupando una superficie espositiva di oltre 5mila metri quadrati. 

Attualmente lungo il perimetro dei chiostri si sviluppa l'allestimento storico del lapidario ricco di reperti archeologici, formatosi attraverso donazioni, acquisizioni, ritrovamenti e scavi nel territorio. 

CHIOSTRO CON REPERTI ARCHEOLOGICI

BASSORILIEVO DI AUGUSTO

Nell'ex refettorio invece è collocato un importante ciclo di affreschi del Trecento, capolavoro di Pietro da Rimini, staccato dall'antica Chiesa di Santa Chiara in Ravenna.

CICLO DI AFFRESCHI DI PIERO DA RIMINI

AFFRESCHI, PARTICOLARE

Attraverso lo scalone monumentale, progettato dal monaco Benedetto Fiandrini alla fine del XVIII secolo, si accede al piano superiore con due percorsi espositivi: uno dedicato allo sviluppo della città nella sua epoca d'oro e un altro dedicato alle raccolte di arti cosiddette minori. Al primo piano si possono infatti ammirare: bronzetti rinascimentali, una raccolta di avori, un ricco nucleo di icone, una sezione dedicata alle ceramiche e una pregevole collezione di armi antiche.

SCALONE MONUMENTALE

DITTICO DI MURANO

Il Museo Nazionale di Ravenna è uno scrigno di reperti dall'epoca paleocristiana a quella medievale. La sua ricca collezione è inoltre collocata in un contesto unico, che permette al visitatore una doppia esperienza: passeggiare per i chiostri e le sale di un luogo patrimonio dell'UNESCO e ammirare tanti reperti appartenenti a quel periodo che vide Ravenna al centro del mondo. 

@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 83^ Tappa

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