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#TiPortoAlMuseo: Il Micro Museo della Gioconda di Cadero

Da oltre 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci la storia del celebre dipinto della Monna Lisa  ha appassionato studiosi, scrittori, intellettuali e la stampa di tutto il mondo. Nel piccolo borgo di Cadero ,  in Val Veddasca, sorge il Micro Museo della Gioconda che vuole raccontare la storia e la leggenda del celebre dipinto e il suo furto dal Museo del Louvre di Parigi nel 1911. MOSAICO RAFFIGURANTE LA  GIOCONDA , DETTAGLIO Molte sono le figure che si sono intrecciate nella storia: studiosi e appassionati si sono divisi per sostenere le voci ufficiali delle investigazioni dell'epoca ed i racconti popolari tramandati di generazione in generazione nella Val Veddasca e nel mondo. Il museo vi racconta le verità e i misteri che ancora oggi affascinano il mondo intero.  ESTERNO DEL MUSEO Il museo è suddiviso in tre aree :  La storia ufficiale racconta che tra il 21 e il 22 agosto 1911 l'italiano Vincenzo Peruggia rubò la Gioconda di Leonardo da Vinci mettendo...

#TiPortoAlMuseo: Il Parco Archeologico Sommerso di Baia




Il Parco Archeologico Sommerso di Baia (Pozzuoli-Bacoli) è un'area marina protetta a nord del Golfo di Napoli. Conosciuta come la "Pompei sommersa" per l'incredibile stato di conservazione dei reperti, custodisce al di sotto del mare un tesoro di profonda bellezza e inestimabile valore: m
osaici, statue, terme, palazzi ora frequentati da creature marine. Tra i centri più esclusivi dell'Impero Romano, Baia fu un luogo di villeggiatura (e spesso di cospirazioni) per ricchi patrizi, amato da Cicerone, Domiziano, Cesare e Nerone. Il sito è all'interno del Parco Archeologico dei Campi Flegrei

PARCO ARCHEOLOGICO SOMMERSO DI BAIA

Ma come sono finiti sott'acqua tutti questi edifici? Per il bradisismo, fenomeno geologico che alza e abbassa la superficie delle coste in zone vulcaniche (come quella napoletana). Infatti avvenne un graduale inabissamento di una buona porzione del territorio permettendo così una conservazione ottimale dei resti, che vennero scoperti solo negli anni quaranta, grazie agli aerei della Seconda Guerra Mondiale che sorvolavano la penisola italiana. Solo negli anni '80 però avvenne il primo scavo subacqueo vero e proprio. 

AREA DI BAIA (POZZUOLI) VISTA DALL'ALTO

RICOSTRUZIONE DI BAIA IN EPOCA ROMANA

Oltre a essere stato un centro di villeggiatura rinomato, l'antico porto di Baia fu anche sede di un importante porto militare grazie alla protezione naturale che il golfo garantiva alle navi imperiali. Una città ricca, strategica, vivace che spiega la quantità impressionante di reperti giunti fino ad oggi, conservati nel Museo archeologico dei Campi Flegrei, ospitato nel Castello Aragonese di Baia.  

CASTELLO ARAGONESE DI BAIA

Il parco, che può vantare lo status di area marina protetta, è un tassello di splendore della Campania Felix, una meraviglia composta da antiche strade, ville e reperti da ammirare con pinne, occhiali e muta da sub, naturalmente solo attraverso i centri subacquei autorizzati dalla soprintendenza.

I percorsi di visita, realizzabili attraverso immersione, permettono di visitare il Ninfeo sommerso, il Porto Giulio, la Villa dei Pisoni, la Villa Protiro e la Secca delle Fumose. Mosaici, statue e resti archeologici creano un'atmosfera suggestiva, unica nel suo genere. 

RESTI DEL NINFEO SOMMERSO

RESTI DI PORTO GIULIO

RESTI DI VILLA DEI PISONI

RESTI DI VILLA PROTIRO

SECCA DELLE FUMOSE

Visitare Baia e il suo Parco Archeologico Sommerso significa fare (letteralmente) un tuffo nel passato. Il sito è inserito all'interno del Parco Archeologico dei Campi Flegrei e attraverso apposite guide subacquee è possibile immergersi nei resti di uno dei luoghi più sfarzosi dell'Impero Romano. 

@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 85^ Tappa

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