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#TiPortoAlMuseo: Il Museo del Babbo Natale di Borghetto di Borbera

In Italia lo conosciamo come Babbo Natale . Nei paesi anglofoni è Santa Claus. Per i francesi invece è Pere Noel. In Germania è noto anche come Weihnachtsmann (l'uomo del Natale). La lista di nomi attribuiti è piuttosto lunga. Ma quale è la sua storia? Un museo in provincia di Alessandria la racconta esponendo oltre 650 esemplari di Babbi Natale di ogni tipo, provenienti di tutto il mondo.  MUSEO DEL BABBO NATALE, DETTAGLIO DELLA COLLEZIONE La sua origine storica è legata a doppio filo alla vita del vescovo di Myra, meglio noto per la tradizione cristiana come San Nicola . Vissuto nel IV secolo nei territori dell'attuale Turchia, diviene leggendario per azioni particolarmente compassionevoli. La leggenda lo vuole protagonista della salvezza dal mestiere di meretrici di tre giovani ragazze. Egli avrebbe abbandonato segretamente in casa delle fanciulle sufficienti quantità di denaro affinché il padre disponesse di una dote per darle in sposa. SAN NICOLA DI BARI , DIPINTO DI AMBIT...

#TiPortoAlMuseo: Il Museo del Violino di Cremona



Il Museo del Violino di Cremona è uno scrigno di preziosi esemplari di liuteria. È noto soprattutto per la sua collezione di strumenti ad arco che comprende violini, viole, violoncelli e contrabbassi di rinomati liutai, tra cui del liutaio più conosciuto al mondo, Antonio Stradivari. Oltre al museo è presente un Auditorium dove si organizzano costantemente diversi eventi e un Laboratorio di Acustica Musicale dove la ricerca si unisce alla tradizione della liuteria per produrre nuovi esiti.

INTERNO DEL MUSEO

La storia del museo parte quando nel 1894 Giovanni Battista Cerani donò al comune di Cremona diversi strumenti musicali e modelli di proprietà di grandi liutai cremonesi, fra cui Antonio Stradivari. Venne così istituito il Museo Stradivariano, che in seguito venne arricchito dall'inestimabile raccolta di Ignazio Alessandro Cozio, conte di Salabue, il quale aveva acquisito ciò che rimaneva del laboratorio di Stradivari, divenendo così uno dei primi esperti italiani di storia della liuteria. La grandissima collezione fu acquistata nel 1920 dal liutaio Giuseppe Fiorini di Bologna al fine di creare una scuola italiana di liuteria; tuttavia, non riuscendo nel proprio proposito, dopo dieci anni decise di regalare tutta la collezione al Museo Civico di Cremona. L'amministrazione comunale creò così una "Sala Stradivariana" all'interno del Palazzo Affaitati, la collezione venne spostata poi al Palazzo dell'arte e all'Archivio di Stato, per poi essere trasferita definitivamente nel nuovo Museo del Violino, inaugurato nel 2013.

PALAZZO DELL'ARTE, SEDE DEL MUSEO

La collezione del museo è organizzata in 10 sale: L'origine del violino, in cui sono esposti i precursori del violino; La bottega del liutaio, dove sono spiegati i vari componenti del violino e i tipi di legno; La diffusione del violino, una sala d'ascolto dove poter visionare varie registrazioni di famosi musicisti; La scuola classica cremonese, sulla storia musicale di Cremona e i suoi liutai più illustri; Lo scrigno dei tesori, raccoglie i dieci strumenti musicali più importanti della collezione comunale e della Fondazione Walter Stauffer, tra cui l'inestimabile violino Il Cremonese del 1715 di Antonio Stradivari, e altri pezzi della famiglia Amati e Guarneri dal 1556 al 1734; I reperti stradivariani, sui 700 reperti della collezione donata da Giuseppe Fiorini nel 1930; Tramonto e rinascita della liuteria, ventuno strumenti di liutai cremonesi realizzati tra il 1777 e il 1941; Il Concorso Triennale di liuteria contemporanea, raccoglie le opere di liuteria contemporanea che dal 1976 hanno vinto la medaglia d'oro al "concorso triennale internazionale degli strumenti ad arco «Antonio Stradivari»"; Friends of Stradivari, dedicato alle esposizioni temporanee di strumenti provenienti da altre collezioni e musei; Il violino nel cinema, in cui sono proiettati filmati su liutai cremonesi e spezzoni di film.

IL CREMONESE, 1975, ANTONIO STRADIVARI

All'interno del museo è stato allestito, in quello che fu originariamente il salone delle adunate del Palazzo dell'arte, un Auditorium da 464 posti intitolato all'imprenditore Giovanni Arvedi e realizzato dagli architetti Giorgio Palù e Michele Bianchi in collaborazione con l'ingegnere acustico Yasuhisa Toyota.

AUDITORIUM

Al piano terreno, l'ala sinistra del palazzo è occupata dal Laboratorio di Acustica Musicale del Politecnico di Milano e dal Laboratorio Arvedi di Diagnostica Non-Invasiva dell'Università di Pavia che, in maniera coordinata, sviluppano attività di ricerca su temi collegati alla liuteria.

Esternamente al museo invece, dietro al colonnato, è collocata la scultura moderna L’anima della musica dell'artista catalano Jaume Plensa, in cui è raffigurato un uomo d'acciaio seduto e alto quattro metri, con la pelle tatuata da spartiti musicali.

JAUME PLENSA, L'ANIMA DELLA MUSICA

Il Museo del Violino di Cremona è dunque un punto di riferimento importante per la liuteria italiana, polo non solo di conservazione, ma anche di valorizzazione e di ricerca intorno all'arte del violino. 

Per Info e Prezzi:www.museodelviolino.org
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 177^ Tappa

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