Passa ai contenuti principali

In primo piano

Capodanno in rosso: 7 opere d'arte che raccontano il colore delle feste

  Il colore rosso , generalmente ritenuto il "colore delle feste" per eccellenza, nella storia dell'arte si presenta in differenti sfumature, assumendo significati ogni volta diversi, talvolta tra loro opposti. Rosse sono le pareti di Pompei ed Ercolano, rosse sono le vesti dei cardinali e dei martiri nei dipinti, ma rosse sono anche le locandine pubblicitarie del Campari disegnate da Depero o le combustioni di Burri, piuttosto che le tele di Fontana e Rothko.  LUCIO FONTANA, CONCETTO SPAZIALE, ATTESE 7 OPERE D'ARTE CHE RACCONTANO IL COLORE DELLE FESTE POMPEI: il rosso pompeiano Iniziamo il nostro viaggio con il cosiddetto "rosso pompeiano", un'elegante tonalità di rosso derivato dalla composizione di una serie di pigmenti naturali. In realtà probabilmente in origine si trattava di un giallo ocra,  trasformato dai gas del Vesuvio, che hanno trasformato la sua tinta cromatica. Questo processo chimico ha creato così un colore nuovo: un rosso caldo e intens...

#TiPortoAlMuseo: Il Castello di Aymavilles



Il Castello di Aymavilles è situato nell'omonimo comune in Valle d'Aosta, su una collina circondata da vigneti lungo la strada per Cogne. Un castello unico nel suo genere che concentra nel suo aspetto esteriore fasi medievali e barocche, frutto delle iniziative architettoniche dei diversi membri della famiglia Challant che nel corso dei secoli hanno adattato l'edificio alle esigenze e al gusto dell'epoca.

VISTA SUL CASTELLO CON I TERRAZZAMENTI

Aymavilles è un comune a 646 metri di altitudine che sorge sulla destra della Dora Baltea all'imbocco della Valle di Cogne e offre ai suoi visitatori un paesaggio variegato e ben coltivato, nel quale le vigne, alternate ai meleti, sembrano abbracciare il castello che domina l'intero territorio. La localizzazione favorevole ha permesso un fiorente sviluppo della viticoltura, che trova il suo punto di forza nella produzione del vino rosso Torrette e di molti altri rinomati vini locali. Il nome Aymavilles probabilmente proviene da Caius Avillius Caimus originario di Padova, promotore e proprietario del ponte-acquedotto romano Pont d'Ael costruito nel 3 a.C., situato a pochi chilometri di distanza.

VEDUTA SUL CASTELLO

La prima citazione del Castello risale al 1207. Il Castello inizia a subire notevoli trasformazioni a partire dal XIV secolo, con il passaggio agli Challant, importante famiglia nobile della Valle d'Aosta. Nel corso del XV secolo il castello è arricchito dalle quattro torri angolari, da una doppia cinta muraria e dalla costruzione dell'ultimo piano. Una grande campagna costruttiva risale all'epoca di Joseph-Félix de Challant quando, tra il 1713 e il 1728, gli spazi compresi tra le quattro torri angolari sono impreziositi dalle logge, decorate con eleganti elementi a stucco, mentre gli interni della dimora vengono trasformati notevolmente e resi più confortevoli. 

La creazione del parco a terrazzamenti contribuisce a dare al castello l'aspetto di una moderna residenza signorile immersa nel verde, perdendo completamente quello della fortezza difensiva medievale. Nel corso dei secoli XIX e XX, in seguito ai diversi passaggi di proprietà, il castello subisce numerosi rimaneggiamenti interni, legati al suo utilizzo dapprima come casa-museo per volontà dell'ultimo discendente di casa Challant, e in seguito per le villeggiature estive da parte di famiglie piemontesi e liguri. Nel 1970 il castello entra a far parte dei beni della Regione Valle d'Aosta.

FACCIATA DEL CASTELLO

INGRESSO

Il percorso espositivo e le installazioni multimediali permettono di scoprire la storia del Castello attraverso le fasi salienti della sua trasformazione, legate alle diverse famiglie che lo hanno abitato.

Esso si snoda su quattro livelli: al Primo Livello la storia delle famiglie che si sono avvicendate: al piano terreno le sale illustrano le vicende della casata Challant e dei Bombrini, ultimi proprietari prima dell'acquisto da parte della regione. Al Secondo Livello il collezionismo ottocentesco, da Vittorio Cacherano della Rocca Challant alla collezione dell'Académie Saint-Anselme: al primo piano il grande salone rappresenta il punto di snodo tra la storia del castello e la nascita della raccolta della Société savante valdostana nel XIX secolo a cui sono dedicate tutte le stanze di questo livello. Al Terzo Livello le stanze di Madama Giovane e la collezione dell'Académie Saint-Anselme: l'esposizione convive con le testimonianze di vita quotidiana al castello nell'Ottocento. Al Quarto Livello le fasi evolutive del castello e il soffitto ligneo del Quattrocento: il sottotetto, integrandosi con le testimonianze architettoniche ancora visibili, illustra le trasformazioni dell'edificio nel corso dei secoli con il supporto di tecnologie multimediali. 

PERCORSO ESPOSITIVO

PERCORSO ESPOSITIVO

Il Castello di Aymavilles è dunque una perla architettonica della Valle d'Aosta, un luogo ricco di fascino dove è possibile ripercorrere l'intera storia di un territorio. 

Per Info e Prezzi:www.castelloaymavilles.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 205^ Tappa

Commenti

ARTICOLI PIÙ LETTI