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Capodanno in rosso: 7 opere d'arte che raccontano il colore delle feste

  Il colore rosso , generalmente ritenuto il "colore delle feste" per eccellenza, nella storia dell'arte si presenta in differenti sfumature, assumendo significati ogni volta diversi, talvolta tra loro opposti. Rosse sono le pareti di Pompei ed Ercolano, rosse sono le vesti dei cardinali e dei martiri nei dipinti, ma rosse sono anche le locandine pubblicitarie del Campari disegnate da Depero o le combustioni di Burri, piuttosto che le tele di Fontana e Rothko.  LUCIO FONTANA, CONCETTO SPAZIALE, ATTESE 7 OPERE D'ARTE CHE RACCONTANO IL COLORE DELLE FESTE POMPEI: il rosso pompeiano Iniziamo il nostro viaggio con il cosiddetto "rosso pompeiano", un'elegante tonalità di rosso derivato dalla composizione di una serie di pigmenti naturali. In realtà probabilmente in origine si trattava di un giallo ocra,  trasformato dai gas del Vesuvio, che hanno trasformato la sua tinta cromatica. Questo processo chimico ha creato così un colore nuovo: un rosso caldo e intens...

#TiPortoAlMuseo: Il Museo dei Cappuccini di Milano



Il Museo dei Cappuccini di Milano è nato nel 2001 per la necessità di conservare, tutelare e valorizzare il vasto patrimonio di beni culturali dell'Ordine dei frati minori Cappuccini della Provincia Lombarda. All'interno della collezione permanente figurano artisti come Palma il giovane, Camillo Procaccini, Giandomenico Tiepolo, il Guercino; ma anche Boccioni, Sironi, Carrà, De Pisis e molti altri.

INTERNO DEL MUSEO

L'apertura del Museo ha al contempo permesso di presentare al pubblico la realtà dell'Ordine religioso che, presente in Lombardia dal 1535, ha saputo farsi apprezzare dalla popolazione per il suo quotidiano servizio tra la gente. Attraverso opere d'arte (molte ancora inedite) il Museo presenta il pensiero e l'attività dei Cappuccini, l'ambito culturale e religioso nel quale hanno operato, inserito in ampi percorsi della tradizione e della storia di Milano.

INTERNO DEL MUSEO

L'offerta della collezione permanente - tra cui figurano opere di artisti quali Jacopo Palma il giovane, Camillo Procaccini, Giandomenico Tiepolo e il Guercino, arricchita da importanti lasciti, tra cui una collezione di opere del Novecento italiano (Boccioni, Sironi, Carrà, De Pisis e molti altri) e affiancata da esposizioni temporanee, prosegue lo scopo di conservare, studiare e diffondere storia, arte e cultura con lo spirito che da sempre pervade l'attività dei frati minori Cappuccini di Lombardia. Ciò è ben espresso dalle parole di fra Galdino, nella celebre citazione del Manzoni: "Siamo come il mare che riceve da tutte le parti e torna a distribuire" (Alessandro Manzoni, I promessi sposi, cap. III).

SALETTA MANZONI

La prima sezione del Museo si apre con uno dei capolavori della sala: la cosiddetta Madonna del Lazzaretto, preziosa formella datata 1480 circa, prodotta nella bottega fiorentina di Antonio Rossellino. Probabilmente collocata sotto uno dei portici del lazzaretto di Milano per essere venerata dai malati, venne poi donata ai frati Cappuccini del Convento di Porta Orientale come ringraziamento per l'importante servizio di assistenza svolto all'interno del lazzaretto. Successivamente, con la soppressione e poi l'abbattimento del convento di Porta Orientale (1810), la formella fu acquisita da privati cittadini che ne furono custodi per circa un secolo. È quindi negli anni Venti del 1900 che i frati Cappuccini del nuovo convento di Milano, in viale Piave, ricevettero in dono questa Madonna con il Bambino che collocarono nel coro della chiesa prima, e che trasferirono poi nel Museo dei Cappuccini, che con attenzione ha fatto sì che potesse essere sottoposta ad un lungo intervento di restauro, che ne ha portato alla luce l'originaria pellicola pittorica con la decorazione ricca d'oro in molte sue parti.

SEZIONE CON LA MADONNA DEL LAZZARETTO DI ANTONIO ROSSELLINO

Entrando nel vivo dell'esposizione, la seconda sala accoglie una sezione dedicata all'iconografia di Francesco d'Assisi con opere dal XVI secolo al XX secolo. Un’altra sezione, invece, è dedicata all'iconografia sacra ed esprime i temi cardine della spiritualità francescana.

SALA CON IL BREVIARIO DI SANTA CHIARA

Al secondo piano è ospitata la sezione: l'arte di donare l’arte con opere entrate nel nucleo del patrimonio dei frati minori Cappuccini di Lombardia attraverso importanti lasciti e donazioni. Ultimo arrivo la Collezione Rusconi: 16 opere del Novecento italiano di autori come Boccioni, Sironi, Carrà, De Pisis, Semeghini, Rosai, Campigli e Tosi e gli esponenti del Chiarismo lombardo che hanno arricchito la sezione dedicata all’Ottocento e al Novecento italiano.

COLLEZIONE VALTOLINA-FERRANDI

COLLEZIONE RUSCONI

Il Museo dei Cappuccini di Milano è dunque un luogo dove scoprire un ricco patrimonio di opere legato alla comunità francescana lombarda, ma non solo. Il Museo ospita inoltre mostre temporanee, conferenze e diverse attività, compresi servizi educativi.

Per Info e Prezzi: www.museodeicappuccini.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 224^ Tappa

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