Con i suoi 180.000 ettari di territorio, il Parco Nazionale del Pollino è l'area protetta più grande d'Italia. Arte Pollino è nata nel 2008 con lo scopo di favorire la crescita culturale del territorio, promuovendo ogni forma di espressione artistica, soprattutto contemporanea. Anish Kapoor, Carsten Höller, Giuseppe Penone e, nell'ambito del progetto Comunità Locali, Claudia Losi, Anni Rapinoja, Nils-Udo e Mario Brunello, hanno espresso, ognuno con la propria sensibilità, un nuovo modo di guardare il territorio.
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CARSTEN HÖLLER, RB RIDE @angelarosati |
L'Associazione Arte Pollino nasce nel 2008 con l'obiettivo di favorire lo sviluppo culturale dell'area e aderisce al programma Sensi contemporanei promosso dalla Regione Basilicata, dai Ministeri del settore e dalla Fondazione La Biennale di Venezia. Il programma mira alla promozione dell'arte contemporanea e alla valorizzazione del territorio del Sud Italia attraverso la realizzazione di installazioni di arte contemporanea in dialogo con il paesaggio, da parte di autori tra i più noti del panorama artistico attuale.
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MAPPA CON L'AREA DEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO |
Artisti contemporanei italiani e internazionali hanno contribuito con le loro opere a dare un nuovo sguardo sul territorio lucano, o con grandi installazioni o con progetti che hanno coinvolto le comunità locali.
Anish Kapoor, Earth Cinema. Si tratta di un taglio scavato nella terra di 45 metri di lunghezza, in cui le persone possono entrare dai due lati. All'interno una lunga feritoia permette di vedere il paesaggio, sentendosi parte di esso. Si tratta di una strettoia nel fondo di appena 7 metri di larghezza, dove Kapoor invita a ritrovare un suono, un'eco della Madre Terra, a ritrovare un'immagine sullo schermo messo al centro del lato della feritoia in cui non compaiono figure in movimento, ma riflessi, ombre della vegetazione sovrastante. L'opera apre un nuovo punto di vista artistico sul territorio, invitando lo spettatore ad osservarlo dal di dentro.
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ANISH KAPOOR, EARTH CINEMA @angelarosati |
Carsten Höller, RB Ride. L'installazione è una giostra composta da 12 navicelle e ha il diametro piedistallo/base di 16,75 m. La giostra è colorata, con seggiolini che girano in cerchio e allo stesso tempo si inclinano verso il suolo, compiendo un giro ogni quarto d'ora. Con questa installazione l'artista contraddice la funzione primaria della giostra e le aspettative del pubblico modificando il movimento dell'apparecchio: rallenta la rotazione in modo da negare la forza centrifuga, causa di ebbrezza ed euforia e di una percezione puramente fisica dell'esperienza. Attraverso la rotazione rallentata si produce un effetto di instabilità e inquietudine forse maggiore rispetto al consueto movimento della macchina e lo spettatore si trova a vivere un'esperienza che gli permette di osservare la natura circostante da un particolarissimo punto di vista. La giostra rappresenta uno strumento per recuperare il valore del tempo, della riflessione e della contemplazione e costringe lo spettatore che vive l'esperienza a mettere in discussione il proprio modo di percepire la realtà e le proprie certezze.
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CARSTEN HÖLLER, RB RIDE |
Giuseppe Penone, Il Teatro Vegetale. Consiste in un work in progress, inaugurato in modo simbolico con la realizzazione del cervello di pietra. L'opera è stata concepita dall'artista con la funzione di esaltare ed esaltarsi nel luogo in cui sorge, la Fiumara del Sarmento, e servire alle rappresentazioni teatrali. Un luogo ampio che permette di accogliere un gran numero di persone, ma con incastonata al suo interno, un’area più raccolta e meditativa. Ha la forma di un cerchio dal diametro di 125 m, fatto di elementi naturali, alberi, cespugli, pietre, non in contrasto con l'intero paesaggio. Il Teatro Vegetale è anche uno spazio in cui la natura si fa teatro di se stessa ma anche il paesaggio rappresentato da una creazione umana.
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GIUSEPPE PENONE, IL TEATRO VEGETALE @angelarosati |
Al fine di sperimentare nuove forme di mutamento sociale, artisti come Claudia Losi, Anni Rapinoja e Nils-Udo sono stati chiamati a lavorare con le comunità locali, a individuare forme di collaborazione con le realtà artigianali del contesto del Pollino. La loro presenza ha permesso di sviluppare legami forti con il territorio realizzando attività didattiche e workshop che hanno coinvolto gli abitanti con progetti di tipo relazionale. Il progetto Comunità Locali si è concluso con il concerto di Mario Brunello, Pensavo fosse Bach, con la partecipazione, nei video, di Vinicio Capossela.
Claudia Losi, Qui e non altrove. Azione svolta nei Comuni di Latronico, San Severino Lucano, Senise, Francavilla sul Sinni, San Paolo Albanese, Episcopia, che ha coinvolto la gente dei paesi, gli alunni delle scuole e un numeroso gruppo di ricamatrici. A ognuno è stato chiesto di raccontare un ricordo personale legato a un luogo di questa vasta area dell'Appennino, e di fornire delle immagini, disegni, fotografie o altro. Con questo materiale documentario l'artista ha realizzato dei disegni, poi trasferiti su tessuti e dati in mano alla sapienza artigianale di un gruppo di signore di Latronico. A loro l'artista ha chiesto di ricamarli, di aggiungervi piccoli inserti cuciti a piacimento, di creare delle strutture cuscino su cui fissarle. La restituzione collettiva di questa operazione è avvenuta prima a Latronico, dove sono state coinvolte le ricamatrici e l'intero paese, poi durante una presentazione conclusiva, a Senise, quando si è chiesto ai partecipanti di montare i vari pezzi ricamati e imbottiti in un'unica forma tridimensionale.
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CLAUDIA LOSI, QUI E NON ALTROVE @angelarosati |
Anni Rapinoja. Per il progetto ArtePollino l'artista rivolge la sua riflessione verso la filatura della ginestra, attività tipica delle comunità arbëreshe, allo scopo di valorizzare una delle più antiche tradizioni popolari del Parco del Pollino, attraverso una rielaborazione contemporanea con il workshop Skycleanere con la mostra fotografica San Paolo Albanese vista con gli occhi dei finlandesi.
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ANNI RAPINOJA @angelarosati |
Nils-Udo. Nelle sue opere e nei suoi allestimenti mette in atto una serie di innocue operazioni, fa semplici cambi, lievi mutazioni che mettono insieme colori, piante e altri elementi naturali. L'insieme più ordinario dei materiali diviene il punto focale di una composizione artistica, cristallizzando in miniatura l'intero spettro delle forme naturali che hanno ispirato l'architettura e l'ornamento in tutta la civilizzazione. L'artista agisce da mediatore. E in questa operazione giace una verità artistica e profonda: la creatività è frutto di una riflessione solitaria e l'attività un viaggio esclusivamente personale. Il ruolo dell'opera d’arte è condividere una visione privata, un modo unico di guardare il mondo.
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NILS-UDO @angelarosati |
Arte Pollino è dunque un luogo dove l'arte contemporanea si fonde con il paesaggio in un dialogo che valorizza entrambe le parti e che rende il Parco Nazionale del Pollino un'attrazione ancora più interessante e stimolante, nonché una delle realtà più importanti del Sud Italia e non solo.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 228^ Tappa
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