Palazzo Spinola è un'antica dimora di fine Cinquecento che sorge nel cuore del centro storico di Genova. I due piani nobili, finemente affrescati, vantano una preziosa collezione di dipinti, sculture e arredi tra cui si contano opere di artisti quali Antoon Van Dyck, Giulio Cesare Procaccini, Luca Giordano, Guido Reni e Bernardo Strozzi. Capolavoro assoluto della collezione storica è l'Ecce Homo di Antonello da Messina. La dimora fa parte del sistema dei Palazzi dei Rolli e dal 2006 è stata riconosciuta dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità.
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GALLERIA DEGLI SPECCHI, PALAZZO SPINOLA |
Il nobile Francesco Grimaldi fa costruire il palazzo al termine del Cinquecento su delle strutture medievali preesistenti. L'edificio ha un cortile, si affaccia su due piazze e si sviluppa su più piani. Nel 1599 è incluso nel sistema dei Rolli, l'elenco di dimore genovesi destinate a ospitare gli ambasciatori e gli aristocratici stranieri in visita in città. Alcuni anni più tardi il figlio di Francesco, Tommaso Grimaldi, chiama il pittore Lazzaro Tavarone per affrescare le sale di rappresentanza. Grazie al suo prestigio, l'edificio viene incluso nel volume I palazzi di Genova, il libro pubblicato dall'artista Pieter Paul Rubens nel 1622 per far conoscere in Europa le straordinarie dimore della città.
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PALAZZO SPINOLA, INGRESSO |
In seguito a varie vicissitudini ereditarie, nel 1732 Maddalena Doria diventa padrona dell'edificio. Maddalena si sposa con Nicolò Spinola, protagonista di molte vicende politiche genovesi e portatore del nome con cui la dimora è oggi conosciuta, Palazzo Spinola. Ma è Maddalena che fa dell'edificio tutto ciò che le "parrà e piacerà". Tra il 1734 e il 1736 chiama numerosi artisti a lavorare al secondo piano nobile e lascia un'impronta indelebile nelle sue sale. Fa arrivare specchi da Parigi, appende i quadri come sono disposti in gran parte ancora oggi e connota il piano con il suo gusto personale. Le facciate vengono dotate in questi anni di un nuovo decoro in stucco, che ancora oggi si conserva. Il palazzo prende così un aspetto Rococò, il raffinato stile del pieno Settecento europeo.
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SALONE DEL SECONDO PIANO NOBILE |
I successivi eredi Franco e Paolo Spinola non hanno discendenti. Mossi da una forte sensibilità culturale decidono di donare nel 1958 il palazzo e le sue collezioni allo Stato. L'anno successivo ne nascerà un nuovo museo, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Da allora la dimora storica, che per secoli è stata la casa di ricchi nobili e ha custodito opere d'arte, arredi, documenti, apre le sue porte a un vasto pubblico. Nelle sue sale è raccolta una collezione in continua crescita, acquistate dal museo con l'obiettivo di documentare più di cinque secoli di arte ligure. Dipinti come il Ritratto equestre di Gio. Carlo Doria di Pieter Paul Rubens e sculture come la Giustizia di Giovanni Pisano dialogano qui con importanti capolavori di artisti genovesi, italiani e stranieri.
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ANTONELLO DA MESSINA, HECCE HOMO |
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PIETER PAUL RUBENS, RITRATTO EQUESTRE DI GIO. CARLO DORIA |
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GUIDO RENI, AMOR SACRO E AMOR PROFANO |
Oltre a pregiate consolle, raffinate specchiere, portiere ricamate a filo d'oro e d'argento, nel piano ammezzato si può visitare un eccezionale esempio di cucina storica ottocentesca.
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CUCINA STORICA OTTOCENTESCA |
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 245^ Tappa
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