Venezia è alla continua ricerca di un dialogo tra antico e moderno, tra la propria tradizione e quelle che sono le culture esterne l’hanno tanto influenzata. Palazzo Ca' Pesaro, con i suoi due musei, è l'emblema di ciò. Nel sestiere di Santa Croce, a due passi dalla stazione, si trova questo splendido edificio barocco del XVII secolo progettato da Baldassarre Longhena, che affacciandosi su Canal Grande mostra tutte la sua maestosità agli abitanti e ai turisti che passano di lì. Nel 1897, in concomitanza con la seconda edizione della Biennale, nasce nella città la forte esigenze di avere uno spazio aperto tutto l'anno dove ospitare un'arte più moderna; così nel 1902 il Comune designa il palazzo come sede permanente della Galleria Internazionale d'Arte Moderna.
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GUSTAV KLIMT, GIUDITTA II, PARTICOLARE |
La collezione inizia a formarsi, in primis grazie agli acquisti delle opere alle Biennali; fino agli anni '50 ci si concentra sull’arte europea, mentre dagli anni '60 su quella italiana, diventando così un centro propulsore per il rinnovamento artistico. Il museo si arricchisce anche grazie a numerose donazioni, che hanno inizio già nel 1897. Negli anni '60 il lascito di De Lisi regala alla Galleria opere di Morandi, De Chirico, Carrà, Kandinsky e Mirò. Nel 2023 c’è stata la donazione Sironi-Straußwald, che ha fornito alla città i bozzetti legati all'opera che l'artista realizzò per l'Aula Magna dell'Università Ca' Foscari, e la donazione di Gemma De Angelis Testa, che contiene 105 capolavori di arte contemporanea.
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CA' PESARO |
Il museo si compone di due sezioni: la prima è occupata dalla collezione permanente (primo piano) e la seconda dalle mostre temporanee (secondo piano), entrambe però sono interconnesse da una stretta relazione e vengono continuamente rinnovate per permettere ciò. Attraverso 15 sale, si vive un percorso nella storia dell'arte moderna, attraverso i suoi cambiamenti e i suoi artisti più iconici, che hanno avuto in qualche modo legami con la città di Venezia.
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INTERNO DEL MUSEO |
Il percorso si apre con imponenti sculture moderne di Rodin, Medardo Rosso e Adolfo Wildt, poi si sposta verso le secessioni e tutta quell'arte dell'Europa dell'800 che non vuole più legarsi al passato; tra le opere esposte, la fondamentale Giuditta II di Klimt. Si passa poi all'arte tra le due guerre, e si analizza come queste abbiano cambiato i soggetti e gli stili; la volontà di cercare ordine dopo il caos che questi due venti così catastrofici hanno lasciato sulla società. E si arriva mano a mano a un'arte più contemporanea, astratta, ma anche colorata e vivace con opere di Andy Warhol.
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INTERNO DEL MUSEO |
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INTERNO DEL MUSEO |
Insomma Ca' Pesaro e la sua Galleria d'Arte Moderna offrono un'esplorazione artistica a 360 gradi, che grazie alla volontà del Comune di incentivare artisti moderni e alle donazioni di altre figure fondamentali, hanno reso questo museo un centro culturale di fondamentale importanza.
Articolo in collaborazione con Martina Fiori (@arte.nvda)
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 251^ Tappa
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