L'Orecchio di Dionisio è una grotta artificiale scavata nel calcare che affonda le sue radici nella leggenda. La sua particolare forma, simile ad un padiglione auricolare, e le sue caratteristiche acustiche, indussero Caravaggio a soprannominarla così, avvalorando la leggenda secondo la quale la grotta sarebbe stata fatta costruire da Dionisio, tiranno di Siracusa, per rinchiudervi i prigionieri e poter ascoltare da un'apertura dall'alto le loro parole amplificate dall'eco. Grazie alla sua forma, la cavità possiede infatti caratteristiche acustiche tali da amplificare i suoni fino a sedici volte. Situata all'interno della latomia del Paradiso, vi è anche la Grotta dei Cordari che, alla presenza dell'acqua, ha ospitato l'arte dei fabbricanti di corde. Il tutto all'interno del Parco Archeologico della Neapolis.
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ORECCHIO DI DIONISO |
L'orecchio di Dionisio è, dal punto di vista fisico, una grotta artificiale scavata nel calcare, alta circa 23 metri larga dagli 8 agli 11 e profonda circa 65. La sua particolare forma della grotta è dovuta al fatto che lo scavo iniziò dall'alto andando ad allargarsi verso il basso per seguire una vena di roccia di ottima qualità.
La grotta è stata menzionata più volte sia in letteratura che nel cinema. Anche da Jules Verne, nel suo Viaggio al centro della Terra (1864), la raccontò così: «E soprattutto al centro di quelle strane caverne siciliane dette latomie e site presso Siracusa, di cui la più straordinaria del genere è nota sotto il nome di Orecchio di Dionisio»
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ORECCHIO DI DIONISO |
Situata all'interno della Latomia del Paradiso, ancora coperta, vi è la Grotta dei Cordari che, per secoli, grazie alla propria lunghezza e alla presenza dell'acqua, ha ospitato l'arte dei fabbricanti di corde, i cordari appunto. La volta è sostenuta ancora da piloni lasciati dai cavatori di pietre, e si vedono enormi blocchi ben squadrati pendere dal soffitto come colossali stalattiti.
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GROTTA DEI CORDARI |
Il Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa comprende la parte settentrionale del quartiere della Neapolis, uno dei cinque che componevano Siracusa in età greca e romana, in cui si trovano i monumenti più famosi della città. Si parte dallo splendido Teatro Greco, databile, nel suo aspetto attuale, al III sec. a.C. ma esistente fin dalla seconda metà del V sec. a.C. Segue l'Anfiteatro Romano, di controversa datazione, attribuito da taluni ad Augusto, da altri a Settimio Severo; l'ara di Ierone II, un grandioso altare per i sacrifici pubblici della città. Infine la Via dei Sepolcri, di impianto ellenistico, profondamente incassata nella roccia e fiancheggiata da ipogei bizantini.
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TEATRO GRECO |
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ANFITEATRO ROMANO |
A questo straordinario complesso di monumenti fa da fondale lo scenografico arco delle latomie del Paradiso e di Santa Venera. Queste antiche cave di pietra, recano ancora i segni dell'estrazione e in cui si aprono, in una rigogliosa vegetazione di aranci e alberi secolari. Non mancano inoltre le suggestive e amplissime grotte, fra cui la Grotta dei Cordari e l'Orecchio di Dionisio.
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PARCO ARCHEOLOGICO DELLA NEAPOLIS |
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PARCO ARCHEOLOGICO DELLA NEAPOLIS |
L'Orecchio di Dioniso e la Grotta dei Cordari fanno parte dunque di uno dei parchi archeologici più affascinanti del Sud Italia. Un vero e proprio museo a cielo aperto dove è possibile fare un tuffo nella storia antica tra leggenda e paesaggio naturale.
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