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Capodanno in rosso: 7 opere d'arte che raccontano il colore delle feste

 

Il colore rosso, generalmente ritenuto il "colore delle feste" per eccellenza, nella storia dell'arte si presenta in differenti sfumature, assumendo significati ogni volta diversi, talvolta tra loro opposti. Rosse sono le pareti di Pompei ed Ercolano, rosse sono le vesti dei cardinali e dei martiri nei dipinti, ma rosse sono anche le locandine pubblicitarie del Campari disegnate da Depero o le combustioni di Burri, piuttosto che le tele di Fontana e Rothko. 

LUCIO FONTANA, CONCETTO SPAZIALE, ATTESE


7 OPERE D'ARTE CHE RACCONTANO IL COLORE DELLE FESTE


POMPEI: il rosso pompeiano
Iniziamo il nostro viaggio con il cosiddetto "rosso pompeiano", un'elegante tonalità di rosso derivato dalla composizione di una serie di pigmenti naturali. In realtà probabilmente in origine si trattava di un giallo ocra,  trasformato dai gas del Vesuvio, che hanno trasformato la sua tinta cromatica. Questo processo chimico ha creato così un colore nuovo: un rosso caldo e intenso, ma allo stesso tempo acceso, che caratterizza gli affreschi dei siti archeologici di Pompei ed Ercolano. 

POMPEI, VILLA DEI MISTERI

CARAVAGGIO: il colore del tormento 
Agli inizi del Seicento invece è Caravaggio a utilizzare magistralmente il colore rosso nei suoi capolavori. Il rosso diventa il colore del sentimento, delle emozioni e del tormento. Di rosso si tingono le vesti di molti protagonisti dei suoi dipinti e di rosso si tingono anche i tendaggi. Si tratta di un rosso profondo, intenso ed evocatore di sensazioni forti e decise.

CARAVAGGIO, MORTE DELLA VERGINE

MATISSE: la stanza rossa 
Nel 1908 Henri Matisse dipinge la famosissima "stanza rossa", in un momento in cui la sua ricerca artistica approda ad una concezione di pittura come espressione di emozioni rese attraverso il colore. L'opera ha una curiosa storia alle spalle: infatti in un primo momento, Matisse l'aveva dipinta di verde, dandole il titolo di Armonia in verde. Dopo poco, cambiò idea e le diede una passata di blu. Armonia in blu fu così venduta ad un collezionista russo ma, poco prima della consegna, cambiò di nuovo nome e colore: divenne rossa e fu chiamata Armonia in rosso.

HENRI MATISSE, LA STANZA ROSSA

DEPERO: il rosso Campari 
Forse non tutti sanno che il rosso Campari proviene da un animaletto che vive sulle pale delle opunthie (fico d'india): il Carminio di Cocciniglia. Un colore che ritorna in tutte le insegne pubblicitarie del marchio. Il legame tra Fortunato Depero e la Campari invece nasce nel 1924, certamente propiziato dall'amico futurista Fedele Azari. Da qui le innumerevoli collaborazioni che hanno prodotto alcuni dei manifesti pubblicitari più memorabili del Novecento.

FORTUNATO DEPERO, PUBBLICITÁ CAMPARI

BURRI: il rosso della plastica 
Rosso plastica è un'opera che Alberto Burri realizza con l'utilizzo della fiamma ossidrica. Il rosso della plastica disciolta sembra tessere la trama dei muscoli, bucati e recisi. L'opera, tra le più significative della produzione dell'artista e della sua sperimentazione materica, parla dell'umanità contemporanea, ferita e allo stesso tempo disillusa.

ALBERTO BURI, ROSSO PLASTICA

FONTANA: i tagli rossi 
Come non ricordare le tele rosso fuoco di Lucio Fontana, attraversate da una o più lacerazioni verticali dalla precisione chirurgica. Il taglio diventa "soprattutto un'espressione filosofica, un atto di fede nell'infinito, un'affermazione di spiritualità", come afferma lo stesso artista.

LUCIO FONTANA, CONCETTO SPAZIALE, ATTESE

ROTHKO: il rosso dell'anima
Il nostro viaggio si conclude in America. Con la fine degli anni quaranta Mark Rothko dipinge opere pienamente astratte, andando a contribuire allo sviluppo della pittura Color field, caratterizzata da ampie superfici di colore. Attraverso questi campi bidimensionali ricchi di colore l'artista traduce stati universali dello spirito, alludendo principalmente alla tragicità della condizione umana.

MARK ROTHKO, ROSSO-ARANCIO


@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | Capodanno in rosso
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